È la settimana degli enfants terribles della drammaturgia italiana. Ricci e Forte tornano a Milano, città dove l’osannato duo sperimenta da ormai alcuni anni spazi diversi e il calore di un pubblico che sembra non lasciarli mai. Appuntamento all’Elfo-Puccini con il loro ultimo lavoro, la fiaba nera Grimmless (leggi la recensione). Di Biancanevi e Cenerentole sognanti è pieno il mondo, ci dice la coppia romana, peccato che l’incontro-scontro con la realtà crei una tale forza d’urto in grado da sola di spazzare via ogni fantasia e di popolare la vita vera di incubi.
L’altro outsider a debuttare sulla scena milanese è Vincenzo Schino, regista e direttore della compagnia Opera, nata nel 2010 all’interno del circuito delle Officine del Teatro Valdoca. Arriva al Teatro dell’arte con Sonno, visto la scorsa estate al Kilowatt Festival e al Festival delle Colline torinesi. Lo spettacolo è un’indagine sul doppio e sul problema della rappresentazione teatrale: grazie all’incrocio di due mondi, quello visivo del pittore Francisco Goya e quello visionario del Macbeth di Shakespeare, il sonno e la materia onirica diventano la chiave per indagare la creazione artistica. Il progetto ha vinto nel 2010 del Premio Scrittura di Scena Lia Lapini e del bando Linea d’Ombra – Festival Culture Giovani per la produzione teatrale.
Da segnalare, ancora al Crt, questa volta nella sede di via Ulisse Dini, Perthus, di Jean Marie Besset con la regia di Giampiero Cicciò, già attore di fiction e regista di musical. Ambientato in una piccola cittadina al confine con i Pirenei, la vicenda è giocata sul filo delle emozioni per raccontare le incomprensioni del rapporto madre-figlio, la complicità femminile, il dolore della separazione, la scoperta della sessualità.
La voce femminile che calcherà i palchi milanesi è quella di Elisabetta Vergani che in prima nazionale debutta al Franco Parenti con uno spettacolo dedicato ad Antonia Pozzi, poetessa lombarda tra le voci più intense e allo stesso tempo più delicate del primo Novecento, morta suicida a 26 anni. Il reading-spettacolo si intitola L’infinita speranza di un ritorno, è una produzione di Farneto Teatro ed è diretto da Maurizio Schmidt. Si inserisce in una settimana di appuntamenti che, sempre al Parenti, ricordano il centenario della nascita della poetessa, tra cui una mostra e un convegno.
Per chi volesse un tuffo nella commedia napoletana, al Franco Parenti continuano le repliche della scarpettiana Lo scarfalietto, con la regia di Geppy Gleijeses in una produzione dello Stabile di Calabria, opera intramontabile della comicità di tutti i tempi.

14-19 febbraio
Grimmless
di ricci/forte
ore 21.30; domenica 17.30
www.elfo.org

14-19 febbraio
Sonno
di Vincenzo Schino
ore 21; venerdì 21.30; sabato 19.30; domenica 16
www.teatrocrt.it

15 – 19 febbraio
Perthus
regia di Giampiero Cicciò
ore ore 21; venerdì 21.30; sabato 19.30; domenica 16
www.teatrocrt.it

14-19 febbraio
L’infinita speranza di un ritorno
di Farneto Teatro
ore 20.45; domenica 16.45
www.teatrofrancoparenti.it

fino al 19 febbraio
Lo scarfalietto
di Eduardo Scarpetta
ore 21.15; mercoledì e sabato 19.30; domenica 16.30
www.teatrofrancoparenti.it