di Fabio Samele
Tre atti: “La proposta di matrimonio”, “L’orso”, “L’anniversario”. Litigi di una coppia destinata a sposarsi, la consolazione di una vedova inconsolabile, lo stralunato anniversario di una banca.
A fare da filo conduttore, noi, umanità inetta e ridicola: quella che appare dietro la quarta parete è una scatola comica, o meglio tragicomica, piena di personaggi reali che la fanno traboccare all’improvviso con situazioni surreali e drammi esagerati. L’ironia è sottile, ma pesante, profonda, si ride e subito dopo si piomba in un silenzio sgradevole.
La scenografia si presenta essenziale e ben studiata, e grazie anche alla platea contenuta lo spettatore è a suo agio, proiettato nella scena: poche sedie, qualche giacca, un paio di scarpe, due tavoli, sigarette. Perché si fuma? – chiede la vedova Popova – Per ammazzare il tempo, per disagio, per imbarazzo. È così che ci sentiamo, in imbarazzo, spiazzati e combattuti tra la voglia di ridere per la comicità della situazione, ma consapevoli del suo dramma. A tenere unito l’insieme anche un legame sottilmente erotico: dal minuetto degli innamorati, fatto di schermaglie e reticenze, al gioco della seduzione, non senza tensione, al rapporto di coppia, manifesto nella sua degenerazione, la scena si gioca tutta sulla polarità uomo- donna.
Gli atti scorrono in fretta, il ritmo è veloce, basta una attimo per far apparire e scomparire un’emozione, un personaggio, una storia. E il collegamento fisico tra un atto e l’altro è la musica, accompagnata da coreografie molto meccaniche, lente, o disordinate: basta un giro di ballo per risolvere la tensione, avanti la prossima vita farsesca, e si ricomincia.
La regia è convincente e presente grazie al doppio ruolo di Roberto Rustioni, dietro e sul palco; gli altri attori, prima fra tutti un’eccezionale Roberta Rovelli, sono energici, coerenti con il codice realistico e convincenti con dei personaggi a tutto tondo, veramente ben rappresentati.
Per una risata sincera, si paga volentieri il prezzo di una riflessione amara. Da vedere.
Questo contenuto fa parte del Progetto scuole di Stratagemmi_prospettive teatrali