Tropicana è uno spettacolo Frigoproduzioni proposto al Wonderland Festival di Residenza IDRA (Brescia): speak the truth! (racconta la verità!) è lo slogan di questa edizione su cui si è basata la selezione delle performance. Il lavoro dei Frigoproduzioni muove e ancheggia sul calypso dell’omonima hit estiva anni Ottanta del Gruppo Italiano, ne esplora le dinamiche atomiche. Sul palco quattro attori: una manciata, come i componenti della band che fece ballare l’Italia; ognuno con la propria storia, ognuno con i propri sogni, proprio come noi. Stanno cercando di scrivere l’ormai celebre canzone che segnò il loro debutto, un pezzo che possa sfondare sul Mercato. All’inizio il dialogo è col silenzio, puparo e crudele fatalista a cui gli attori si affidano inermi, paralizzati in frammenti di “plasticità” e contemplazione: osservano incantati scenari apocalittici, disegnati con semplicità da luci essenziali al contempo suggestive, anticipando i disagi interni che smembreranno la band in erba. Il green screen, contenitore scenico emezzo inaspettato di tecnologia multimediale, suggerisce allo spettatore di sfruttare la propria immaginazione per la delineazione degli spazi: e così c’è chi ipotizza una sala di registrazione “super” all’avanguardia, chi una sala-prove rimediata da un garage, chi addirittura un vero e proprio stage da concerto. La riscoperta dell’essenzialità quotidiana è il campo di gioco dei Frigoproduzioni che preferiscono soffocare l’artificio fine a se stesso per prediligere una schiettezza drammaturgica fortemente straniante. Lo spettatore è chiamato a supportare i performer, gli viene affidato un ruolo attivo, deve farsi una propria opinione e schierarsi con chi ha ragione nella lite tra i membri. Il gruppo calibra le proprie forze e cela chirurgicamente dietro la brutale onestà il tentativo di spontaneità “genuina” che stride con l’eterogeneità dei membri; spicca, infatti, Claudia Marsicano (vincitrice quest’anno del premio UBU come miglior attrice Under 35) che impersona la frontgirl del Gruppo Italiano senza discostarsi troppo dal ruolo effettivo che sente gravare come talento dei Frigoproduzioni. Pirandello docet: viene avviato un trick di maschere continuo ed incalzante tra la vera vita degli attori, quella dei membri della band e quella del jingle: come in Questa sera si recita a soggetto – che il Teatro Stabile di Bolzano sta portando dignitosamente in tournée con la regia di Marco Bernardi – il pubblico è messo spalle al muro e galleggia tra realtà e finzione senza controllo. Intuìto il burlesque innescato, l’unico linguaggio lecito è la malizia cannibale dell’artista di cui il tormentone Tropicana si erge a inno. La messa in scena è fruibile, orecchiabile, di certo non pretenziosa o ermetica, ma vela un testo esplosivo, che non risparmia nessuno. Lo spettatore è costretto a percepire l’arte con l’occhio del creatore: prova un appetito che diventa fame e che culmina in istinto di sopravvivenza; l’arte non è più asettica e pronta al consumatore:  “Se non sei un genio devi seguire la struttura”, ruggisce il ‘chitarrista’ (Daniele Turconi) contro la cantante ‘studiata’. L’ipocrisia dei massmedia, arsa e lapidata, lascia spazio al coraggio dell’egoismo, senza troppo badare all’antipatia apparente: esistono piccole parti, non piccoli attori, come invece si suol dire.  L’artista vuole riappropriarsi del fascino e dell’ammirazione che il suo ruolo emana; il corista (Salvatore Aronica) vive furtivo il palco da contrappeso spaziale, nullificando la sua presenza scenica a segnalare le dinamiche antidemocratiche del Mercato tanto da insinuare il dubbio sulla funzione dell’attore stesso. Illusi dal gioco di scatole cinesi, ci si ritrova nel ventre ‘dell’organismo’ grazie alla fresca drammaturgia di Francesco Alberici che guida con morbide dissolvenze le “marionette umane” nella realtà tripartita: LORO |gli ATTORI | il GRUPPO ITALIANO. Un racconto voyeuristico, intenso e caparbio che dura solo una prefazione; e poi si interrompe come un tormentone estivo. Intuito o destino? Frigoproduzioni, speak the truth!

Matteo Gavotto (studente Libera Accademia di Belle Arti, Brescia)

Tropicana
di Frigoproduzioni
con Claudia Marsicano, Francesco Alberici, Daniele Turconi, Salvatore Aronica.

Questo contenuto è stato realizzato nell’ambito del laboratorio Wonderland Critic