Con #PlayTheWeek lanciavamo uno sguardo sui cartelloni milanesi, in una ricognizione settimanale di quanto festival, sale off, grandi palcoscenici offrivano a spettatori e spettatrici. Ma in questi anni la redazione di STRATAGEMMI prospettive teatrali è cresciuta, ed è pronta ad andare in #Turné.

Ecco cosa vedremo e dove ci troverete! Cercateci in platea!

lunedì 7 marzo >>> domenica 13 marzo 2022

WHO?
mk
WHAT?
maqam
WHEN?
martedì 8 e mercoledì 9 marzo
WHERE?
Triennale, Milano
WHY?
Michele di Stefano e la sua compagnia mk non si fermano mai a lungo nello stesso luogo. Dopo averci condotto nei gorghi coreografici perpetui delle Bermudas, e terminata la scalata immaginaria della cima di Parete Nord, è ora il momento di esplorare il Medio Oriente. Con maqam — termine polisemico che indica il sistema melodico alla base della musica araba tradizionale — Michele di Stefano sollecita il proprio linguaggio performativo mettendolo in combinazione con la musica dal vivo di Lorenzo Bianchi Hoesch e il canto di Amir ElSaffar. Allo spettatore il solo consiglio di guardare lo spettacolo nella sua accezione più ampia, lasciandosi trasportare dalla dimensione sonora a quella visiva, dalla forma coreografica a quella del concerto.

Camilla Lietti
(che sarà in sala l’8 marzo)

foto: Andrea Macchia


WHO?
Boris Charmatz
WHAT?
Somnole
WHEN?
venerdì 11 e sabato 12 marzo
WHERE?
Triennale, Milano
WHY?
Un’occasione per conoscere un’artista profondamente europeo, prossimo direttore di quel Tanztheater Wuppertal creato da Pina Bausch nel 1973. Dell’europeismo di Boris Charmatz ci convince non solo l’incredibile lista di coproduzioni dello spettacolo ora ospitato in Triennale, non solo la lista di ispirazioni musicali che va da Bach fino a Morricone, ma persino l’origine: il sonno, tema classico — certamente in comune con molte scuole filosofiche orientali — che dal Somnium Scipionis ciceroniano arriva almeno fino alla psicanalisi freudiana e ai surrealisti. Parlare di sonno a teatro, si sa, è rischiosissimo: ma danzarlo?

Riccardo Corcione
(che sarà in sala il 12 marzo)

foto: Marc Domage


WHO?
Alessandro Sciarroni / CollettivO CineticO
WHAT?
Dialogo Terzo: IN A LANDSCAPE
WHEN?
sabato 12 e domenica 13 marzo
WHERE?
Triennale, Milano
WHY?
Quando due artisti come Alessandro Sciarroni e Francesca Pennini (CollettivO CineticO) si incontrano in una programmazione artistica, è difficile dire di no. Il Leone d’oro alla Carriera ci ha abituato a un lavoro sulla ripetizione, sul ritmo e sui loop (spesso vicino alle tecniche e alle meditazioni orientali) che ora promette anche in Dialogo Terzo: IN A LANDSCAPE. La personalità di Collettivo Cinetico, con le sue spazialità ludico-matematiche continuamente ricalibrate negli anni, e i suoi spettacoli “duri” e fisici, renderà questo incontro più che semplicemente interessante. Il tutto immerso in una delle composizioni più celebri di John Cage.

Riccardo Corcione
(che sarà in sala il 12 marzo)

foto: Alessandro Sciarroni


WHO?
Teatro dei Gordi
WHAT?
Visite
WHEN?
da mercoledì 9 a domenica 13 marzo
WHERE?
Teatro Franco Parenti, Milano
WHY?
Nell’arte del Teatro dei Gordi, più che un’estetica del gesto, sembra emergere una postura indagativa, di ricerca. A partire dalla suggestione di un testo, il gruppo scandaglia i fondali della coscienza, per elaborare simbologie intime e al contempo universali. In Visite, sotto la guida attenta di Riccardo Pippa e l’accurato lavoro drammaturgico di Giulia Tollis, Teatro dei Gordi si lascia ispirare dal mito ovidiano di Filemone e Bauci, restituendo un’esplorazione contemporanea che parla di oggi e di ieri, raccontando la paura di invecchiare tra le pieghe del tempo che scorre. Ancora una volta approfittano del linguaggio del corpo e del “gioco delle maschere”: uno spaccato di pirandelliana memoria che racconta universi comunicanti, nella continua ricerca di “verità fantastiche e credibili bugie”.

Ivan Colombo
(che sarà in sala il 9 marzo)

foto: Noemi Ardesi


WHO?
Carmelo Rifici
WHAT?
Le relazioni pericolose
WHEN?
martedì 8 e mercoledì 9 marzo
WHERE?
LAC, Lugano
WHY?
Madame de Merteuil, ne Les liaisons dangereuses, insegna alla giovane Cécile che una lettera si scrive sempre per l’altro, non per sé stessi: scriviamo, cioè, per offrire una mise en abyme di noi per un destinatario. Cosa c’è di più teatrale?
Carmelo Rifici torna a uno dei testi più celebri della letteratura epistolare europea, cercando di leggerlo come l’inquietante manifestazione di un’epoca di transizione, come quella che stiamo vivendo. A dar vita alla drammaturgia, che parte da Cholderos de Laclos per aprire a molti altri autori, un cast di eccezione, tra cui Elena Ghiaurov, Monica Piseddu, Edoardo Ribatto.

Maddalena Giovannelli
(che sarà in sala l’8 marzo)

foto: ufficio stampa


foto di copertina: Marc Domage