Con #PlayTheWeek lanciavamo uno sguardo sui cartelloni milanesi, in una ricognizione settimanale di quanto festival, sale off, grandi palcoscenici offrivano a spettatori e spettatrici. Ma in questi anni la redazione di STRATAGEMMI prospettive teatrali è cresciuta, ed è pronta ad andare in #Turné.
Ecco cosa vedremo e dove ci troverete! Cercateci in platea!
lunedì 25 >>> domenica 31 ottobre 2021
WHO?
Kinkaleri
WHAT?
OtellO
WHEN?
da giovedì 28 a domenica 31 ottobre
WHERE?
Teatro Fabbricone, Prato
WHY?
Avrebbe dovuto debuttare prima: prima che un virus sequestrasse il tempo, prima che le zone rosse chiudessero i teatri in un surreale ad libitum. E tuttavia la ricerca sulla tragedia shakespeariana aveva comunque trovato modo di generare una filiazione imprevista, l’unica possibile stante la sospensione delle attività teatrali e i vincoli imposti alle produzioni: in HellO, creazione per un solo danzatore (e un piatto di batteria), Michele Scappa si misurava in uno straniante corpo-a-corpo con il suono, con la voce, con la propria immagine, in pericoloso equilibrio tra trionfo e fragilità. Oggi, finalmente, è a quattro performer – Chiara Lucisano, Caterina Montanari, Daniele Palmeri, oltre allo stesso Scappa – che Massimo Conti, Marco Mazzoni e Gina Monaco affidano un’indagine coreografica dedicata non a Jago e Desdemona, bensì a quel magmatico, riconoscibile nucleo di distorsioni e ambiguità generato dalle parole, e dalla loro frizione con i corpi. E sarà l’occasione per riprendere un dialogo interrotto, a lungo desiderato, troppo a lungo rimandato.
Alessandro Iachino
WHO?
Anne Teresa De Keersmaeker
WHAT?
The Goldberg Variations, BWV 988
WHEN?
giovedì 28 e venerdì 29 ottobre
WHERE?
Fonderie Limone, Torino
WHY?
È una partitura circondata di un’aura mitica, la cui traduzione in movimento ha affascinato generazioni di artiste e artisti: Steve Paxton, Virgilio Sieni, Adriana Borriello. Accompagnata al pianoforte da Pavel Kolesnikov, Anne Teresa De Keersmaeker torna a danzare – dopo i Concerti Brandeburghesi – sulle note di Bach, con le strutture di Bach, attraverso il pensiero di Bach, componendo un nuovo capitolo di una pluriennale indagine sulle possibilità, gli strumenti, il significato stesso della parola “coreografia”.
Shahrzad M.
WHO?
Christoph Marthaler
WHAT?
Das Weinen (Das Wähnen)
WHEN?
venerdì 30 e sabato 31 ottobre
WHERE?
Teatro Arena del Sole, Bologna
WHY?
Il nome di Marthaler circola nelle scene europee dagli anni Novanta, eppure è una rarità incontrarlo sui palchi nostrani. Stratagemmi non si fa sfuggire l’occasione, e sabato 30 parte da Milano alla volta dell’Arena del Sole con un autobus pieno di spettatori .
Defilato e allergico alle mode, Marthaler ha fatto della sua ironia surreale un vero e proprio marchio d’autore; il nonsense, la ripetizione, il paradosso sono i suoi strumenti di indagine della realtà, proprio come le sue splendide scenografie che prendono le mosse dalla quotidianità per trasporla e cambiarla di segno. Perché perdere l’opportunità di conoscere un grande maestro europeo?
Maddalena Giovannelli
WHO?
Virgilio Sieni
WHAT?
La natura delle cose
WHEN?
sabato 30 ottobre
WHERE?
Teatro Grande, Brescia
WHY?
«Improvvisamente mi afferra una divina letizia e, insieme, l’orrore». La voce di Nada Malanima ripete, come in un mantra, il verso 28 del libro III del De Rerum Natura, mentre cinque corpi attraversano uno spazio lattiginoso, sospeso tra la dimensione del sogno e quella della carne: fugaci apparizioni di gigantesche mani, di metamorfiche creature cristallizzatesi in una natura ancipite, ferina tanto quanto umana, si alternano a sequenze di danza millimetriche, nelle quale un movimento tenue traduce e riverbera il poema lucreziano. Al suo debutto nel 2008, sul palco del Teatro Fabbricone di Prato, a portare in scena la creazione di Virgilio Sieni erano Massimiliano Barachini, Jacopo Jenna, Csaba Molnar, Daniele Ninarello; nel reenatcment del 2019 la danza è affidata a Jari Boldrini, Nicola Cisternino, Maurizio Giunti, Andrea Palumbo. Ma oggi come allora, è la superba Ramona Caia ad attraversare le tre età di Venere, in uno spettacolo in cui la drammaturgia – firmata da Giorgio Agamben – le musiche – di Francesco Giomi – e il gesto trovano un equilibrio di straordinaria, commovente potenza.
Alessandro Iachino
foto di copertina: Gina Folly