Riparte la #Turné della redazione di STRATAGEMMI prospettive teatrali!
Abbiamo scaldato i motori e siamo pronti per spostarci di teatro in teatro, cercando, scovando, osservando la scena contemporanea. Con questa rubrica tracciamo un possibile itinerario per spettatori e spettatrici. Potrete trovarci in sala, nel foyer a fine spettacolo o anche sui profili social: Stratagemmi va in #Turné per costruire una comunità che guarda, racconta e condivide.

Ecco cosa vedremo e dove ci troverete! Cercateci in platea!

lunedì 13 febbraio >>> domenica 19 febbraio 2023

WHO?
Frosini/Timpano
WHAT?
Disprezzo della donna. Il futurismo della specie
WHEN?
sabato 18  febbraio
WHERE?
Il D!alma, La Spezia
WHY?
Hanno indagato alcune delle pagine più oscure della storia patria, riverberandone la memoria collettiva e individuale; hanno esplorato le contraddizioni dei nostri consumi alimentari, facendone deflagrare i riflessi culturali; hanno attraversato la sanguinaria esistenza dei coniugi Ceausescu, e l’utopia rivoluzionaria del 1789 francese. La storia, nei suoi precipitati biografici e intellettuali, è per Daniele Timpano ed Elvira Frosini il campo d’indagine privilegiato; sontuose costruzioni drammaturgiche e parsimoniose macchine sceniche ne restituiscono gli esiti mai definitivi, mai apodittici, ma proficuamente aperti al dubbio. E anche questo Disprezzo della donna promette di squadernare le contraddizioni di un’epoca: la stagione del futurismo italiano, nei suoi ancipiti rapporti con le donne. Così, mentre una feroce misoginia emerge dai testi di Marinetti e di Depero, voci femminili ormai dimenticate, e che Timpano e Frosini riportano alla luce Valentine De Saint-Point, Rosa Rosà, Adele Clelia Gloria, Irma Valeria – testimoniano la volontà di affiancarsi agli uomini, di raggiungerne lo status. Senza mai, tuttavia, provare ad affrancarsi da essi.

Alessandro Iachino
(che sarà in sala sabato 18)

foto: ufficio stampa


WHO?
Domesticalmia
WHAT?
La biblioteca umana dello spettatore
WHEN?

da mercoledì 15 a domenica 19 febbraio
WHERE?
Teatro Franco Parenti, Milano
WHY?
Leggere le voci dal pubblico, di ieri e di oggi, per scoprire la storia, le tradizioni e l’eredità di un teatro. È quanto si propone di fare Domesticalchimia, di nuovo al teatro Franco Parenti due anni dopo La banca dei sogni, continuando ad ampliare le possibilità offerte del teatro-inchiesta, costruendo non soltanto archivi di testimonianze, ma vere e proprie macchine del tempo capaci di raccogliere le prospettive del presente per raccontare un’epoca.
Per realizzare questa “biblioteca umana” cinquanta spettatori e spettatrici racconteranno i cinquant’anni di vita del Salone Pier Lombardo, attraverso un percorso itinerante tra le sale e i corridoi: a crearsi è così un tempo sospeso, nel quale potersi riconoscere nello sguardo tanto di chi ha seguito il Parenti fin dalla sua fondazione, tra coinvolgimento diretto e ostinazione – quella di chi ha scelto di aver fiducia nelle giovani compagnie che sarebbero divenute istituzioni – quanto in quello dei più giovani, assieme ai quali immaginare come potrebbe essere il teatro del futuro. Ed è proprio nei luoghi quotidianamente vissuti e attraversati che dovremmo rintracciare la presenza invisibile dello spettatore, di una comunità intergenerazionale a cui cominciamo ad appartenere nel momento in cui trasformiamo gli spettacoli visti in occasioni di racconto e di trasmissione.

Leonardo Ravioli
(che sarà in sala venerdì 17)

foto: ufficio stampa


WHO?
Giorgina Pi / Bluemotion
WHAT?
Pilade
WHEN?

da giovedì 16 a domenica 19 febbraio
WHERE?
Teatro Arena del Sole, Bologna
WHY?
Verboso, ideologico, difficile: il teatro di Pasolini è stato definito in molti modi. Il direttore di ERT Valter Malosti, con il progetto Come devi immaginarmi, ha deciso di (ri)metterlo alla prova del palco affidando a un gruppo di artiste e artisti contemporanei i testi del corpus pasoliniano. Dopo il Calderón diretto da Fabio Condemi, è la volta del Pilade. A firmarlo è Giorgina Pi, regista particolarmente sensibile al mito greco e alle sue declinazioni politiche: negli scorsi mesi ha debuttato Lemnos, uno spettacolo dedicato al mito di Filottete ripensato nella Grecia dei Colonnelli. Per Pasolini il mito di Oreste e Pilade è una questione «solo ed esclusivamente politica». Non dubitiamo che Giorgina Pi la pensi nello stesso modo.

Maddalena Giovannelli
(che sarà in sala domenica 19)

foto: Guido Mencari


foto di copertina: Pilade, Mattia Zoppellaro

Rubrica a cura di Ivan Colombo, Francesca Rigato e Alice Strazzi