Riparte la #Turné della redazione di STRATAGEMMI prospettive teatrali!
Abbiamo scaldato i motori e siamo pronti per spostarci di teatro in teatro, cercando, scovando, osservando la scena contemporanea. Con questa rubrica tracciamo un possibile itinerario per spettatori e spettatrici. Potrete trovarci in sala, nel foyer a fine spettacolo o anche sui profili social: Stratagemmi va in #Turné per costruire una comunità che guarda, racconta e condivide.
Ecco cosa vedremo e dove ci troverete! Cercateci in platea!
lunedì 27 febbraio >>> domenica 5 marzo 2023
WHO?
Filippo Renda
WHAT?
Medea, una strega
WHEN?
da martedì 28 febbraio a domenica 12 marzo
WHERE?
Teatro Litta, Milano
WHY?
L’incontro con la tragedia greca rappresenta per Filippo Renda, giovane regista e drammaturgo, una chiave fondamentale per interrogare la contemporaneità e cercare di fare luce su alcune dinamiche, oscure e problematiche, del nostro presente. Dopo Alcesti, una donna (2021) è la volta di Medea, una strega: la parola di Euripide diventa nuovamente il tramite per analizzare le reazioni di una società conservatrice di fronte alla figura di una donna capace di metterne in crisi le norme e le consuetudini che la governano. Renda, nella sua riscrittura della tragedia, sottolinea con chiarezza la condizione di alterità e di estraneità di Medea rispetto al contesto nel quale è inserita e con cui è costretta a doversi confrontare. Il regista obbliga così il pubblico a una riflessione: cosa accade nel momento in cui l’anticonformismo e il pensiero divergente vengono messi al rogo e soppressi? Quali sopraffazioni deve sopportare la figura dell’outsider in una società che si mostra intollerante e respingente nei suoi confronti?
Alice Strazzi
(che sarà in sala martedì 28 febbraio)
WHO?
Giovanni Ortoleva
WHAT?
La dodicesima notte (o quello che volete)
WHEN?
da lunedì 27 febbraio a mercoledì 1° marzo
WHERE?
LAC, Lugano
WHY?
Prosegue con La dodicesima notte (o quello che volete) il ciclo di spettacoli dedicati alla decostruzione dello stereotipo dell’amore romantico, firmati dal talentuoso Giovanni Ortoleva – classe 1991 – già menzione speciale alla Biennale 2018 nella sezione “registi under 30”. Dopo Lancillotto e Ginevra (2022) il regista presenta la propria lettura della celebre commedia di Shakespeare lavorando sulla traduzione inedita di Federico Bellini. Il testo, costruito sull’incastro degli equivoci, ha l’ambizione di navigare tra le definizioni dei generi danzando sapientemente tra dramma e commedia, squisitamente ambiguo e inafferrabile. L’adattamento di Ortoleva – altresì caratterizzato dalla presenza della musica dal vivo – riporta su palco un continuo gioco di travestimenti e finzioni in cui il tema amoroso (o per meglio dire, l’ideologia romantica) ha l’obiettivo di evidenziare le contraddizioni di una società in cui risulta impossibile cambiare classe di appartenenza sociale.
Ivan Colombo
(che sarà in sala mercoledì 1 marzo)
WHO?
Jurij Konjar (da Steve Paxton)
WHAT?
Goldberg Variations
WHEN?
sabato 4 e domenica 5 marzo
WHERE?
Cango, Firenze
WHY?
Che cortocircuito che ci aspetta. Il danzatore sloveno Jurij Konjar, che dal 2009 porta nei teatri il proprio lavoro sulle Variazioni Goldberg di Steve Paxton, sta per arrivare a Cango: nel luogo in cui, su quelle stesse musiche, è nata la danza di Virgilio Sieni. Ricostruzione e improvvisazione — in bilico tra fedeltà e riscrittura — convivranno sulle note della registrazione di Glenn Gould del 1981. Per prepararci, potremmo leggere un recente saggio di Alessandro Pontremoli, apparso in una miscellanea in onore dei settant’anni di Franco Perrelli e intitolato Coreografare Bach: le Variazioni Goldberg di Steve Paxton e Virgilio Sieni tra percezione e memoria (Edizioni di Pagina, 2022).
Virginia Magnaghi
(che sarà in sala sabato 4)
foto di copertina: La dodicesima notte (o quello che volete), Luca Del Pia
Rubrica a cura di Ivan Colombo, Francesca Rigato e Alice Strazzi