Riparte la #Turné della redazione di STRATAGEMMI prospettive teatrali!
Abbiamo scaldato i motori e siamo pronti per spostarci di teatro in teatro, cercando, scovando, osservando la scena contemporanea. Con questa rubrica tracciamo un possibile itinerario per spettatori e spettatrici. Potrete trovarci in sala, nel foyer a fine spettacolo o anche sui profili social: Stratagemmi va in #Turné per costruire una comunità che guarda, racconta e condivide.
Ecco cosa vedremo e dove ci troverete! Cercateci in platea!
lunedì 3 aprile >>> domenica 9 aprile 2023
WHO?
Miriam Selima Fieno / Nicola Di Chio
WHAT?
From Syria: Is This a Child?
WHEN?
giovedì 5 e venerdì 6 aprile
WHERE?
Zona K, Milano
WHY?
Miriam Selima Fieno e Nicola Di Chio portano in scena due adolescenti in un dialogo a metà tra la pièce teatrale e il documento autobiografico. Giorgia, interpretata da Giorgia Possekel, racconta la sua quotidianità in un mondo libero e pacifico, mentre Abdo (Abdo Al Naseef Alnoeme) è un rifugiato siriano che le fa conoscere la straziante guerra che da undici anni colpisce il suo paese di origine. Grazie ai mezzi tecnologici di cui disponiamo per registrare/documentare la realtà e per condividerla con chi non la vive in prima persona, vediamo i due protagonisti esporsi nel raccontare e confrontare i propri dolori, privilegi, le prospettive, i pensieri e le immagini che li hanno accompagnati nella crescita. Allo spettatore è permesso sbirciare dentro un’intimità delicata e lacerante, e riflettere, attraverso gli occhi di due giovani non più così infantili ma ancora un po’ ingenui, su un tema che non smette di essere attuale.
Shahrzad M.
(che sarà in sala mercoledì 5)
WHO?
Luca Radaelli e Walter Broggini
WHAT?
Lear e il suo matto
WHEN?
da martedì 4 a venerdì 6 aprile
WHERE?
Teatro della Cooperativa, Milano
WHY?
Il burattino come figura misteriosa e quasi demoniaca, lontano dall’idea di essere relegato alla sfera infantile, rappresenta il centro della riscrittura del Re Lear shakespeariano realizzata da Luca Radaelli, direttore della compagnia Teatro Invito, insieme al burattinaio e regista Walter Broggini. Dal loro incontro nasce una creazione legata all’idea di dare voce e corpo (legnoso) ai dialoghi tra il re “e il suo matto”: il fool modellato da Shakespeare, per Radaelli e Broggini, incarna la possibilità di sondare i confini che regolano la distanza tra follia e ragione, facce opposte e complementari di una stessa realtà.
Alice Strazzi
(che sarà in sala martedì 4 aprile)
WHO?
Alessandro Sciarroni
WHAT?
Op. 22 No. 2
WHEN?
mercoledì 5 e giovedì 6 aprile 2023
WHERE?
Cango, Firenze
WHY?
È un privilegio riservato a pochissime opere, quello di poter oltrepassare l’alveo originario e imprimersi nell’immaginario collettivo, al punto da poter costituire il titolo paradigmatico, la sineddoche di un’intera disciplina. La morte del cigno, il breve solo che Michel Fokine disegnò sul corpo e il talento di Anna Pavlova, appartiene a buon diritto alla categoria: da quel lontano 1905 continua inesausto ad affascinare spettatori e artisti. Proprio per sondarne l’eredità, la persistenza nella memoria, il progetto Swans Never Die – promosso durante il lockdown da una rete di realtà nazionali della danza – ha offerto a un nutrito gruppo di artiste e artisti la possibilità di misurarsi con quella pietra miliare della coreografia, facendone deflagrare l’estetica in una miriade di rifrazioni differenti. Op. 22 No. 2, creazione di Alessandro Sciarroni, si inscrive nel progetto: a costituire la traccia musicale di partenza non è più tuttavia l’assolo per violoncello Il cigno di Camille Saint-Saëns, bensì il poema sinfonico del compositore finlandese Jean Sibelius Il cigno di Tuonela. Eppure rimane immutato quel rapporto di coautorialità tra coreografo e danzatrice, che vede oggi Marta Ciappina tradurre in gesto, in autobiografia e movimento, quello stesso incandescente nucleo di vita e morte, di oblio e desiderio, che, oggi come un tempo, non smette di attrarci.
Alessandro Iachino
(che sarà in sala mercoledì 5 e giovedì 6)
foto di copertina: Op. 22 No. 2, foto Andrea Macchia
Rubrica a cura di Ivan Colombo, Francesca Rigato e Alice Strazzi