Riparte la #Turné della redazione di STRATAGEMMI prospettive teatrali!
Abbiamo scaldato i motori e siamo pronti per spostarci di teatro in teatro, cercando, scovando, osservando la scena contemporanea. Con questa rubrica tracciamo un possibile itinerario per spettatori e spettatrici. Potrete trovarci in sala, nel foyer a fine spettacolo o anche sui profili social: Stratagemmi va in #Turné per costruire una comunità che guarda, racconta e condivide.
Ecco cosa vedremo e dove ci troverete! Cercateci in platea!
lunedì 11 dicembre >>> domenica 17 dicembre 2023
WHO?
Robert Wilson / Lucinda Childs
WHAT?
Relative Calm
WHEN?
mercoledì 13 e giovedì 14 dicembre
WHERE?
LAC, Lugano
WHY?
Robert Wilson e la coreografa Lucinda Child costituiscono un sodalizio di straordinaria caratura: a quarantasette anni dal debutto avignonese del celebre Einstein on the Beach, tornano a collaborare costruendo una partitura scenica in tre tempi. I due artisti statunitensi ripartono da uno spettacolo realizzato nei primi anni Ottanta per elaborarne una seconda versione – Triptych Version, 2022 – e dirigono un gruppo di dodici interpreti (MP3 Dance Project) in un progetto multidisciplinare in coproduzione con il LAC di Lugano.
Un caleidoscopio di immagini, luci, suoni e corpi tenuto insieme dalle parole dei diari di Vaslav Nijinsky: dotatissimo ballerino della prima metà del Novecento, visse gli ultimi anni della sua vita curando le sue fragilità psichiche. Tra le musiche di Gibson e Adams e la celebre Pulcinella Suite di Stravinsky, la creatività di Wilson e Childs dà vita a uno spettacolo ipnotico che cuce assieme una moltitudine di linguaggi, a cui si accompagna un’installazione disegnata dal poliedrico artista appositamente per la Hall del LAC (Panther Owls Elk – Animal Stories), visibile gratuitamente negli spazi del teatro fino al 7 gennaio 2024.
Ivan Colombo
(che sarà in sala giovedì 14 dicembre)
WHO?
Serena Sinigaglia
WHAT?
EL NOST MILAN – Seconda parte: I signori
WHEN?
da mercoledì 13 a domenica 17 dicembre
WHERE?
Teatro Carcano, Milano
WHY?
Nel 1893 Carlo Bertolazzi debutta al Teatro Carcano con El nost Milan. Oggi, centotrent’anni dopo, quest’opera viene diretta, rivisitata e riproposta sullo stesso palco in un progetto triennale di arte partecipata realizzato da Serena Sinigaglia. 160 cittadini in scena, 13 laboratori teatrali: una struttura polifonica necessaria per rispecchiare la coralità alla base del progetto. Dopo la messinscena di un primo capitolo su “la povera gente”, in questo secondo appuntamento teatrale la città di Milano si racconta ai cittadini attraverso lo sguardo di alcuni dei suoi protagonisti: “i sciori”, i ricchi signori dell’alta borghesia milanese. I luoghi da loro frequentati fanno da sfondo alla complessa tessitura sociale contemporanea che, in fin dei conti, pare non essere troppo dissimile da quella descritta da Bertolazzi tanti anni fa. Una vicenda “di stampo portiano”, annota Giorgio Strehler nel 1955 in occasione della sua regia di questo testo al Piccolo Teatro, «dove le classi milanesi […] diventano protagoniste» del dramma teatrale. Attraverso l’uso evocativo del dialetto, EL NOST MILAN indaga le contraddizioni e le peculiarità di un’identità meneghina apparentemente nascosta ma senz’altro ben radicata nella storia della città.
Elena Vismara
(che sarà in sala sabato 16 dicembre)
WHO?
BALT
WHAT?
Preferisco il rumore del mare
WHEN?
da venerdì 15 a domenica 17 dicembre
WHERE?
Teatro Linguaggicreativi, Milano
WHY?
«Ma io lavoro / per non stare con te. / Preferisco il rumore delle metro affollate / a quello del mare», cantavano pochi mesi fa, a Sanremo, Colapesce e Dimartino, ribaltando questi celebri versi di Dino Campana dai Canti orfici: «Fabbricare, fabbricare, fabbricare / preferisco il rumore del mare / che dice fare e disfare. / Fare e disfare è tutto un lavorare / ecco quello che so fare». Su queste parole, e proprio sul nostro asfissiante e performante modo di concepire il lavoro nell’epoca del capitalismo e della produzione come imperativo, torna il giovane Collettivo Balt con lo spettacolo Preferisco il rumore del mare, in scena questo fine settimana al Teatro Linguaggicreativi di Milano. Sul palco, «due figure di beckettiana memoria»: il Lavoratore e la Disoccupata si confrontano sull’ansia e lo stress del mondo del lavoro, tra paura dell’improduttività e incapacità di staccare per un po’ di vacanza, in un sistema pervaso e arso dalla competizione e dal morbo dell’urgenza. Con questo lavoro di ricerca drammaturgica e musicale – già vincitore di alcuni riconoscimenti come il premio Miglior Idea Registica del Festival Strabismi – Francesco Altilio, Alessandro Balestrieri, Francesca Mignemi e Eleonora Paris riflettono sul ruolo attivo che ognuno di noi ricopre nella costruzione della precarietà del presente, sull’identificazione delle persone con la propria professione e sul senso di vuoto esistenziale che, forse, attraverso i nostri mestieri, cerchiamo di colmare.
Andrea Malosio
(che sarà in sala domenica 17 dicembre )
in copertina: Robert Wilson / Lucinda Childs, Relative Calm, foto Lucie Jansch