Riparte la #Turné della redazione di STRATAGEMMI prospettive teatrali!
Abbiamo scaldato i motori e siamo pronti per spostarci di teatro in teatro, cercando, scovando, osservando la scena contemporanea. Con questa rubrica tracciamo un possibile itinerario per spettatori e spettatrici. Potrete trovarci in sala, nel foyer a fine spettacolo o anche sui profili social: Stratagemmi va in #Turné per costruire una comunità che guarda, racconta e condivide.

Ecco cosa vedremo e dove ci troverete! Cercateci in platea!

lunedì 19 febbraio >>> domenica 25 febbraio 2024

WHO?
Dimitris Papaioannou
WHAT?
Nowhere. Director’s Cut
WHEN?
sabato 2 marzo 2024
WHERE?
Triennale, Milano
WHY?
In occasione del rinnovamento del main stage del National Theatre of Greece (2009), il coreografo greco Dimitris Papaioannou – ideatore delle performance di apertura e chiusura dei Giochi olimpici di Atene del 2004 – concepisce un progetto site specific sulla natura stessa del teatro. I corpi degli artisti, immersi in una fievole luce metallica, abitano lo spazio come operai di una catena di montaggio, in un susseguirsi di azioni confuse, ripetitive e maniacali; la grande macchina che li contiene scandisce i tempi della scena con severa precisione, partecipando attivamente alla costruzione della drammaturgia del movimento. La stratificazione di sensi acquisisce ulteriore complessità nella versione video: Nowhere. Director’s Cut, filmato e montato dallo stesso Papaioannou, viene proiettato – per la prima volta in versione integrale –  in occasione della settima edizione di FOG alla Triennale di Milano. Un progetto profondamente umano che fiorisce nel clangore di macchine in movimento: una sintesi di suggestioni agite attraverso l’ibridazione dei linguaggi performativi, nel solco della grandiosa eredità della coreografa tedesca Pina Bausch e del suo Tanztheater.

Ivan Colombo
(che sarà in sala sabato 2 marzo)

foto: Marilena Stafylidou


WHO? 
Marco Paolini / Renato Sarti
WHAT?
Ausmerzen, vite indegne di essere vissute
WHEN?
da martedì 20 febbraio a domenica 3 marzo 2024
WHERE?
Teatro della Cooperativa, Milano
WHY?
«Quando vidi Ausmerzen di Marco Paolini, che parlava di tutto quello che aveva determinato, preceduto e seguito la T4, rimasi colpito profondamente. Un autentico pugno allo stomaco». Così scrive Renato Sarti nella presentazione del “suo” Ausmerzen, vite indegne di essere vissute, basato e ripreso proprio dallo spettacolo di Paolini. Il centro dello spettacolo è l’Aktion T Vier, o Azione T4, il primo progetto di sterminio di massa nazista, le cui tecniche sono state implementate negli anni successivi. Quel piano criminale trovava fondamento nell’eugenetica, la “scienza” che si poneva come obiettivo il miglioramento della “razza” e utilizzata per suffragare il genocidio. A partire dallo storico e memorabile spettacolo di Paolini, Renato Sarti, accompagnato sulla scena da Barbara Apuzzo, torna su una delle pagine più tragiche della atoria contemporanea e presenta una nuova produzione volta a ricordare gli orrori della Seconda Guerra Mondiale e, soprattutto, i suoi prodromi. 

Giacomo Matelloni
(che sarà in sala martedì 27 febbraio)

foto: ufficio stampa


WHO?
Pina Bausch / Germaine Acogny & Malou Airaudo
WHAT?
La sagra della primavera / common ground[s]
WHEN?
mercoledì 28 e giovedì 29 febbraio 2024
WHERE?
LAC, Lugano
WHY?
Torna in scena al LAC di Lugano una performance che ha segnato la storia del teatro e della danza: La sagra della primavera, coreografia firmata nel 1975 da Pina Bausch, fondamentale per comprendere l’estetica di questa grande artista, considerata la fondatrice del teatro-danza. Per l’occasione, la compagnia è composta da danzatori provenienti da quattordici paesi africani. Sulla musica di Stravinskij, la coreografia cresce in un rituale sacrificale, che muta la stagione dall’inverno alla primavera. La serata luganese si compone poi di una seconda parte, con la presentazione di un nuovo lavoro, common ground[s], creato e interpretato da Germaine Acogny, “madre della danza africana contemporanea” e Leone d’oro alla Biennale di Venezia 2021, e Malou Airaudo, una tra le danzatrici più importanti di Pina Bausch al Tanztheater. «Questo duetto» – si legge nel programma di sala  – «poetico, tenero e umoristico, è un quadro in movimento in cui le due artiste danzano in un vortice di calma dove gli stati d’animo e le epoche si alternano».

Andrea Malosio
(che sarà in sala mercoledì 28 febbraio)

foto: Maarten Vanden Abeele


in copertina: Dimitris Papaioannou, Nowhere. Director’s Cut, foto di Marilena Stafylidou