Con #PlayTheWeek lanciavamo uno sguardo sui cartelloni milanesi, in una ricognizione settimanale di quanto festival, sale off, grandi palcoscenici offrivano a spettatori e spettatrici. Ma in questi anni la redazione di STRATAGEMMI prospettive teatrali è cresciuta, ed è pronta ad andare in #Turné.

Ecco cosa vedremo e dove ci troverete! Cercateci in platea!

martedì 2 >>> domenica 7 novembre 2021

WHO?
Motus
WHAT?
Tutto Brucia
WHEN?
da giovedì 4 a sabato 6 ottobre
WHERE?
Triennale, Milano
WHY?
Tutto brucia prende forma da un confronto instancabile tra mondo antico e contemporaneo, portato avanti con attenzione e originalità dai Motus nel loro pluriennale percorso di ricerca. Questo progetto è nato prima della pandemia, anche se il tempo di sospensione, lutto e dolore in cui abbiamo vissuto, e che parzialmente ancora oggi ci accompagna, ha inevitabilmente gettato una luce differente sull’indagine intorno alle Troiane di Euripide e in particolare su Cassandra, profetessa di sventura. Il legame con la contemporaneità non si traduce in un richiamo diretto all’oggi, ma si esplicita attraverso riflessioni innegabilmente attuali: quale ruolo assume la dimensione del lutto? Come affrontare la sofferenza che deriva dalla perdita di qualcuno a noi caro?

Alice Strazzi

foto: Vladimir Bertozzi


WHO?
Matteo Luoni / Pablo Solari
WHAT?
Elia Kazan. Confessione americana
WHEN?
da venerdì 5 a domenica 7 novembre
WHERE?
Teatro Fontana, Milano
WHY?
Qualcuno li ricorderà tra i sette drammaturghi del colossal Santa Estasi di Antonio Latella: sono Matteo Luoni e Pablo Solari, due giovani e valenti autori che varrà la pena tenere d’occhio. Approda a Milano, finalmente, il loro Elia Kazan. Confessione americana, dopo il debutto alla Biennale 2020: questa volta Solari firma la regia, e Luoni la drammaturgia. Al centro della loro ricerca le vicende storico-biografiche del cofondatore dell’Actor Studio: la drammaturgia parla dunque di attori, di compromessi politici, del prezzo del successo, dell’industria dello spettacolo. E di tante altre cose dall’evidente dimensione meta-teatrale.

Maddalena Giovannelli

foto: Andrea Avezzù


WHO?
Virgilio Sieni
WHAT?
Paradiso
WHEN?
da sabato 6 a domenica 14 novembre
WHERE?
Cango Cantieri Goldonetta, Firenze
WHY?
Perché confidiamo di poter trovare nella danza un modo per partire da Dante e però sfuggire a scivolose retoriche, sempre dietro l’angolo quando si è nel pieno di un centenario. In questo Paradiso, di cui Virgilio Sieni è regista e coreografo, cinque corpi maschili lavorano – apparentemente senza Beatrice – alla «costruzione di un giardino»: sono Jari Boldrini, Nicola Cisternino, Maurizio Giunti, Andrea Palumbo e Giulio Petrucci. Nessuna traduzione del testo in movimento, nessuna derivazione: perché Dante non è assimilabile a niente, come scrive Sieni. Paradiso, invece, si racconta come tentativo di una «danza dialettale e di prossimità» tra corpi e piante, in cui proprio dalla natura ha origine la riscoperta di gesti e contatti.

Virginia Magnaghi

foto: Renato Esposito

foto di copertina: Andrea Avezzù