di Francesca Lo Monaco
Alla luce di una testimonianza attribuita ad Aristofane di Bisanzio, si ricorda come Eschilo fosse considerato l’autore modello di Euripide. Si cerca quindi di delineare quali rapporti le Baccanti euripidee abbiano con la produzione eschilea. Il Penteo di Eschilo, tragedia per noi perduta, rappresenta l’antecedente diretto delle Baccanti per quanto riguarda il contenuto. Sulla base delle ricostruzioni del Penteo, si nota che Euripide, a differenza del suo predecessore, inserisce nelle Baccanti la tematica della vendetta personale. Questa tematica permette un accostamento alle Coefore: tale accostamento è supportato dal fatto che le Baccanti, secondo alcuni scoliasti, erano l’ultima tragedia di una trilogia il cui primo dramma era l’Ifigenia in Aulide. Questa tragedia ha evidenti allusioni con l’Agamennone, dramma che insieme alle Coefore e alle Eumenidicostituisce la trilogia dell’Orestea. L’articolo mette in luce come i richiami alle Coefore siano costanti nelleBaccanti e come le vicende di Oreste e Dioniso, entrambe previste dal fato, procedano in modo analogo. In ultima fase, non è trascurata la maggior differenza tra le due esperienze, determinata dalla diversa natura dei due protagonisti. Dioniso, perché dio, può trionfare; ad Oreste,in quanto uomo, spetta il dolore, unica via per giungere alla conoscenza.