Il Taccuino del nuovo numero di Stratagemmi è dedicato ad un incontro con alcuni autori e testi della drammaturgia inglese contemporanea: un teatro che parla dell’oggi, dell’emergenze e dei disagi dell’uomo del XXI secolo: da questo trae forza per imporsi e coinvolgere il pubblico, recuperando così una valenza politica e civile.
Siamo partite da un episodio che ben rappresenta la capacità del teatro britannico di entrare a gamba tesa nella più bruciante contemporaneità: la pubblicazione di Sette bambine ebree, discusso testo di Caryl Churcill. Sal Cabras, studioso e traduttore, offre un percorso all’interno del testo evidenziando la potente forza eversiva che risiede anche negli aspetti linguistici e formali.
Una simile capacità di non sottrarsi al ruolo di autori del proprio tempo hanno dimostrato anche due autori di punta della nuova generazione inglese: Gurpreet Kaur Bhatti e Steve Waters. Entrambi i drammaturghi sono di recente sbarcati in Italia per partecipare a un progetto ideato e organizzato dal Teatro Pubblico Pugliese e dal British Council, di cui vi daremo un resoconto nel nostro Taccuino. Short Latitude è il nome del laboratorio di quattro giorni (dal 6 al 9 gennaio) che si è svolto vicino a Bari e che ha visto coinvolti, oltre ai due autori anglosassoni, diversi drammaturghi italiani. In apertura dell’approfondimento che Stratagemmi dedica a Short Latitude, Roberto Ricco – coordinatore generale – racconta gli obiettivi e le linee guida che hanno ispirato il progetto in sinergia con British Council, mentre una nota del presidente del Teatro Pubblico Pugliese, Carmelo Grassi, mette in luce come questa prospettiva sia entrata in perfetta armonia con gli intenti portati avanti dal Teatro. Infine l’intervista a Giampiero Borgia – che nel laboratorio ha svolto insieme a Teresa Ludovico il ruolo di mediatore culturale – restituisce alcuni momenti di lavoro: la formazione del gruppo, le modalità di lavoro, i risultati raggiunti e le speranze per il futuro.
Dei due autori inglesi, ancora poco noti in Italia, proponiamo alcuni testi, una ‘degustazione’: due estratti dalla controversa opera Bezhti, per Gurpreet Bhatti; di Steve Waters invece pubblichiamo l’intervento a Short Latitude (un approfondimento sul senso politico della scrittura teatrale) e un articolo a proposito del seminario pugliese, apparso sulla rubrica online che l’autore tiene per il “Guardian”.