Il Taccuino del nuovo numero di “Stratagemmi” è dedicato alla drammaturgia. Ma questa volta non si tratta di autori contemporanei o di testi premiati a concorsi recenti. Vi proponiamo infatti una lettura e un’analisi di un manoscritto storico, risalente al XIX secolo. È un testo teatrale, finora inedito, di una nota personalità della letteratura italiana, più conosciuta per la sua opera narrativa (su tutte, Le confessioni di un italiano, avventuroso e convincente affresco dell’Italia pre unitaria): Ippolito Nievo. La commedia in questione si chiama Pindaro Pulcinella e la versione che vi presentiamo è la trascrizione di un manoscritto inedito che riporta alcune importanti varianti rispetto alla versione pubblicata nel 2004 nella collana dedicata all’Edizione nazionale delle opere dello scrittore ottocentesco. Precedono il testo due articoli di approfondimento: uno a cura di Maddalena Giovannelli, che mette a confronto il manoscritto con il testo edito da Marsilio (curato da Piermario Vescovo), procedendo anche a un’analisi contenutistica della commedia. Il secondo, di carattere più tecnico, è a cura di Flavia Crisanti e porta il titolo: Nel labirinto dei manoscritti nieviani: alcune riflessioni preliminari. “Sembra che, negli ultimi anni, Ippolito Nievo si diverta a scombinare i piani degli specialisti, che, appena si apprestano a concludere una nuova edizione delle sue opere, si ritrovano tra le mani un manoscritto che avevano dato per disperso, dovendo così rimettersi al lavoro”, attacca la studiosa. (…) Ed è interessante notare come queste diverse redazioni permettano di entrare nello “scrittoio” nieviano, per utilizzare un termine continiano. E il punto di partenza non è la via solenne delle Confessioni, ma la ruelle, la stradina ristretta del teatro che, ridotta in termini di materiale, permette di estrapolare alcuni fenomeni di insieme che sono applicabili poi, anche al resto della produzione nieviana”.