MAPPA https://goo.gl/maps/yPDrQx9ukxZwBWD19
La passeggiata sulla Martesana è varia, si parte da un borgo medievale di Crescenzago, che un tempo era zona di villeggiatura fuori dalla città per i milanesi e si giunge a Gorla, quartiere multietnico e popolare che offre nuove vite a chi le ha dovute cambiare. Tra questi due estremi c’è la natura verde che sorge attorno al naviglio, aironi, nutrie e papere per mediare le differenze e trovare un compromesso nell’unica natura. Il percorso inizia dalla fermata della metro di Crescenzago e si conclude all’incrocio della Martesana con Viale Monza dove sorge lo storico teatro Zelig.
#1 CASA BERRA https://goo.gl/maps/wJ7b6Tzi8ZJFWJpx7
Di fronte alla Chiesa di Santa Maria Rossa in Crescenzago, nata originariamente come canonica dei monaci agostiniani nel 1140, si trovava un’abbazia delle agostiniane. Una volta soppresso il convento, la struttura fu acquisita da Domenico Berra, un agronomo che vide subito i vantaggi della zona: intorno a Crescenzago la campagna era fertile e si coltivavano i prati a marcita, permettendo maggiori produzioni annuali di cereali e di gelsi.
Adesso Casa Berra ospita nel suo chiostro medievale delle mostre, è casa di artisti e creativi, nel magico cortile si possono seguire anche corsi di acquerello e tra il pozzo e gli alberi pare quasi di cambiare epoca.
#2 VILLA LECCHI https://goo.gl/maps/waVTHRLiy91NEmsm9
Se si è a caccia di preziosi aneddoti meneghini, la zona della Martesana è ancor poco turistica per scoprirne di nuovi. Luogo poco conosciuto, ma ricco di intriganti storie, è la barocca Villa Lecchi, che nel XIX secolo ospitò per una notte la principessa Sissi. Quest’ultima, insieme al suo compagno, infatti, non potendo sostare in Duomo senza una degna accoglienza del popolo, si fece ospitare da un conoscente, il gesuita Lecchi appunto, il quale per una notte diede alla sua villa un tocco fiabesco.
Aspetta a cambiare tragitto, non distogliere subito lo sguardo, cambia solo prospettiva: la stessa proprietà ospitò un’altra curiosità storica: il Laboratorio di Mangili, utilizzato dalla stamperia di stoffe di Enrico Mangili. La storia narra che durante un carnevale ambrosiano, il signor Mangili, visto il surplus dell’industria di ritagli di tessuto, decise di lanciarli ai passati e così inventò i coriandoli.
La Madonnina della Liberazione sul ponte venne creata per celebrare uno degli ultimi momenti della liberazione milanese dalla guerra. Enrico Bigatti, prete antifascista che prese parte alla Resistenza, fu trasferito alla Chiesa di Santa Maria Rossa nel 1944 e la sua canonica diventò uno dei punti di smistamento delle Aquile Randagie, che aiutavano la fuga di ebrei e rifugiati politici in Svizzera. Don Bigatti intervenne in uno scontro che stava per scoppiare tra gli operai di una fabbrica e l’ultima colonna dei tedeschi che attraversava via Padova per andare verso nord. Don Bigatti arrivò in bici e si frappose tra le due schiere, pregando tutti di riporre le armi: iniziando a recitare delle preghiere, evitò la carneficina. Il quartiere ringraziò con la Madonnina che ogni 25 aprile viene incoronata.
#3 SPAZIO CARGO https://goo.gl/maps/pwNRKFbwgaR2NeEg6
Continuando la passeggiata si entra nella zona industriale. Quello che oggi è lo spazio di Cargo era un tempo la fabbrica della cioccolata Ovomaltina, in cui lavorava Primo Levi. Assunto dalla Wander e sopra questo asfalto che il poeta scriverà, nel 1943, la sua celebre poesia su Crescenzago: «Tu forse non l’avevi mai pensato, / Ma il sole sorge pure a Crescenzago…». Cercatela e leggetela ad alta voce per rivivere quei tempi!
#4 CENTRO SPORTIVO CAMERONI https://goo.gl/maps/ZPkQJb9ePHZ2A77RA
Dopo la classica passeggiata sul naviglio, arriverete a Gorla. Cercate dei campi da calcio e sostate lì: si tratta di campi da calcio speciali! Qui si allena il Sant’Ambroeus FC, la prima squadra di richiedenti asilo e rifugiati di Milano, salita in terza categoria nel 2021. Questo progetto si propone di raccogliere tante squadre di diversi sport come calcio e rugby con l’obiettivo di creare uno spazio per lo sport antirazzista popolare. Raccoglie tanti ragazzi italiani, arabi, sudamericani, abituati a giocare insieme nei parchi lì attorno, senza regole e senza partite. Quindi un giorno qualcuno dei ragazzi della zona di Gorla creò uno spazio sociale dove iniziare un percorso di inclusione e collaborazione, un luogo di riconoscimento e di responsabilizzazione: ognuno è benvenuto e chi entra ha subito un ruolo nella società, anche se non sa ancora l’italiano. Oltre agli eventi sportivi lo spazio ospita eventi, cene sociali, serate danzanti in cui tutti possano riunirsi.
#5 TEATRO ZELIG https://goo.gl/maps/gKcYcBLfLefYeq9a8
Una parte del quartiere Martesana si conclude a Viale Monza, dove c’è lo storico teatro Zelig, in attività da 36 anni, che si propone di trovate nuovi comici e talenti per il palco da cabaret. Ogni giorno la programmazione offre risate italiane e internazionali. E con un sorriso, le vostre guide vi salutano.
Valeria Gail Coscia, Gloria Giovanditti