di Arianna Bianchi

Il Teatro della Crudeltà, teorizzato e auspicato da Antonin Artuad, trova nell’analisi del filosofo Jacques Derrida un’attenzione, una descrizione, un’esegesi assai precisa ed importante; il dibattito ideale tra artista e filosofo offre una prospettiva nuova e feconda per illuminare le zone d’ombra del progetto teatrale rivoluzionario di Artaud, e, specularmente, per penetrare al cuore dei concetti chiave del sistema filosofico promosso da Derrida.