Partendo dalle suggestioni del programma di quest’anno – in cui MILANoLTRE ha intrecciato in modo esplicito danza e moda – la redazione ha individuato, durante il lavoro collettivo, tre filoni che attraversano molte delle proposte del festival: moda, archivio e tecnologia.
Non categorie rigide, ma lenti critiche emerse osservando le creazioni, le estetiche, le poetiche e i processi degli artisti. Da questi nuclei sono nate quattro domande comuni, rivolte ad alcune delle compagnie ospiti, per indagare come ogni artista costruisce e abita il proprio immaginario: quali memorie attraversano i corpi, come si forma un gesto, quali influenze estetiche plasmano lo sguardo e quale ruolo assume oggi la tecnologia nella creazione performativa.
Il risultato è una costellazione di risposte diverse, attraversate da sensibilità, visioni e contraddizioni che raccontano il presente della danza oltre stili, tendenze e definizioni.


Nel tuo/vostro archivio personale, quali sono le principali fonti di ispirazione per il lavoro artistico?

Quanto il lavoro creativo sul gesto può essere paragonato a un’opera di sartoria?

La danza segue tendenze cicliche così come la moda?

Nel mondo contemporaneo, la tecnologia è più oggetto di indagine o strumento espressivo nel tuo/vostro lavoro?


Intervista a Jacopo Jenna

Intervista ad Andrea Peña

Intervista a Stefania Ballone

Intervista a Eliana Rotella e Pablo Ezquiel Rizzo


Questo contenuto è esito dell’osservatorio critico dedicato a MILANoLTREview 2025