La scelta di Haner
Cosa spinge una normalissima ragazza occidentale a diventare una kamikaze?
Francesca Garolla, con la sua opera Tu es Libre, diretta da Renzo Martinelli e rappresentato a Teatro I a partire dalla seconda metà di novembre, prova a farci riflettere su questa tematica.
Francesca Garolla ci racconta la storia di Haner, una ragazza francese, da sempre appassionata alla letteratura dei classici, in particolare all’Iliade, che decide, senza preavviso, di partire per la Siria, abbandonando tutto e tutti.
La storia di Haner è affrontata attraverso le deposizioni dei suoi amici e parenti in una stazione di polizia, come si può ben intuire dal microfono attraverso il quale essi rilasciano, due anni dopo la sua scomparsa, le proprie testimonianze. Attraverso le dichiarazioni, il pubblico è portato a riflettere sulle ragioni che hanno spinto Haner a scegliere di indossare il velo e farsi esplodere in un centro commerciale.
Elemento unico di questo dramma, che lo distingue da molti altri, è la presenza in scena della stessa Francesca Garolla, nei panni di se stessa. Il suo ruolo ha la funzione di spiegare al pubblico che ciò che è successo ad Haner può succedere a chiunque, ovunque.
Un altro fattore rilevante è quello relativo al suono. Vi sono situazioni, come lo spostamento delle sedie e la caduta dello sfondo, in cui si sentono rumori incredibilmente forti, per sottolineare e attirare l’attenzione dello spettatore su determinate scene.
A un certo punto della rappresentazione, Haner e una sua compagna di università conversano su ciò che per loro è la libertà. La risposta della compagna, in confronto a quella data da Haner, pare superficiale. Ed è così che appaiono tutti gli altri personaggi, almeno fino alla fine, in cui si capisce che la scelta di Haner non l’ha liberata, ma l’ha portata alla morte. Curioso è anche il colore arancione del velo, differente dal tipico nero, che simboleggia l’ingenuità della ragazza, incosciente riguardo il destino verso il quale si sta dirigendo.
Proprio in questo momento, però, pare che i genitori comprendano le scelte della figlia, decisione dimostrata dalla sequenza toccante in cui la madre regge tra le braccia Haner; si tratta però di una cosa inammissibile, capire le ragioni che hanno spinto la ragazza a diventare una terrorista.
Gli attori, Liliana Benini, Maria Caggianelli, Francesca Garolla, Viola Graziosi, Alberto Malanchino, Alberto Onofrietti, talentuosi e coinvolgenti, sono in grado di proiettarci nella mente della protagonista e vedere sotto una differente luce le scelte che conducono ragazzi e ragazze come Haner a cambiare così drasticamente la propria vita.
Francesca Schifano