È una sera di settembre e l’Anfiteatro Martesana, un’imponente costruzione in mattoni al centro dell’omonimo parco, è pieno di gente. Affollati sugli anelli della platea all’aperto ci sono spettatori di ogni età, famiglie al completo, bambini e perfino qualche cane al guinzaglio; il gruppo di chi è rimasto in piedi continua a crescere man mano che la gente di passaggio si ferma incuriosita per capire cosa stia per succedere. Sotto lo sguardo distratto dei più, qualcosa sta già accadendo: fra la folla rumorosa del pubblico si sono insinuati alcuni artisti che, in abiti quotidiani e quasi del tutto inosservati, eseguono numeri di giocoleria. A essere in azione è il gruppo tedesco Critical Mess con il lavoro Dodai, appuntamento di circo contemporaneo inserito nella cornice di Fuori Asse Festival. Gradualmente, lo spettacolo ha inizio: le chiacchiere cominciano ad affievolirsi e l’attenzione si concentra sui giocolieri sparsi sugli spalti i quali, una volta ottenuta l’attenzione generale, si spostano al centro dello spazio. Qualche bambino curioso si sporge sull’orlo della scena, delimitata da un semplice telo quadrato di plastica appoggiato a terra; il brusio del pubblico non si spegne mai del tutto, mescolandosi alla musica che accompagna i gesti degli artisti e rendendo permeabili i confini della performance. Si tratta di circo contemporaneo, il linguaggio che più di altri cerca di superare i limiti della gravità e i confini ferrei fra discipline artistiche. 

La missione di Quattrox4, centro per il circo contemporaneo a Milano e co-organizzatore del festival, è proprio quella di diffondere e valorizzare quest’arte su un duplice fronte: da una parte nobilitarne il linguaggio artistico, tradizionalmente considerato marginale in ambito teatrale, e dall’altra creare una comunità di spettatori vasta e appassionata lavorando sull’accessibilità della proposta artistica, promuovendo l’ibridazione culturale, ricorrendo infine anche alla collaborazione di altre realtà del territorio. Fuori Asse Festival – nato all’interno del progetto OLTRE LA CERCHIA! CIRCO E OLTRE, a cura di Quattrox4 Circo ETS, APS Ecologia Turismo Cultura, Cascina Martesana SRL, ASD Quattrox4, Heracles Gymnasium SSD e Heracles Symposium ETS – propone infatti una programmazione fruibile da un vasto pubblico e composta da performance di circo, concerti e altre iniziative culturali. Gli spettacoli proposti sono ospitalità internazionali rilevanti, in grado, nella loro successione, di mostrare una gamma variegata di tecniche circensi, dalla giocoleria all’acrobatica. 

foto: Alessandro Villa

L’intento sembra essersi realizzato, a giudicare dalla partecipazione allegra e chiassosa del pubblico variegato che assiste ai virtuosismi di Critical Mess. Tutta la concentrazione è rivolta ai gesti degli artisti e ai trick che riescono a eseguire con centinaia di palline bianche: senza interruzione, le sfere volano dalle loro mani a quelle dei compagni, attraversando lo spazio scenico in ogni direzione. Le diverse azioni, individuali o di coppia, sono scandite dalle variazioni della musica e talvolta arrivano a coinvolgere contemporaneamente l’intera squadra dei sei performer in scena. Ogni numero di giocoleria si fonde negli altri, con una fluidità ottenuta grazie all’inarrestabile movimento delle palline: attorno a esse i gesti si costruiscono come una narrazione fisica e silenziosa. A coppie, gli artisti simulano un bacio tenendo una pallina sospese fra le labbra e muovendosi attraverso la scena come se danzassero alla ricerca di un’intesa perfetta e muta. Successivamente, con i movimenti precisi e robotici di una catena di montaggio, i performer si scambiano le sfere seguendo un ritmo implacabile che si evolve fino a sembrare il meccanismo di un orologio svizzero. Sono figure che sembrano spontaneamente comporsi e scomporsi sul palco, cercando di riprodurre una gamma di possibili interazioni fra individui attraverso l’utilizzo di questo unico attrezzo scenico. Le palline possono essere date, prese, rubate, custodite per sé o fatte danzare insieme agli altri, così da dare vita a qualcosa che non avrebbe potuto essere creato senza la compartecipazione del gruppo. Sul finale, ogni artista scaglia in aria le proprie sfere che, per un attimo, rimangono sospese in aria tutte insieme; quando queste tornano a cadere a terra inerti, scrosciano gli applausi.

Chiara Carbone


foto di copertina: Alessandro Villa

concept / regia Stefan Sing
sguardo esterno alla creazione Julia Christ
performer Cate Boschetti, Jeanine Ebnöther, Tobias Dohm, Roman Skadra, Gautier Tritschler, Oli Pinchbek e Liam Wilson


Questo contenuto è parte dell’osservatorio dedicato al progetto En Plein Air.