8-14 febbraio 2016_ Milano
1. Harper Regan di Simon Stephens all’Elfo Puccini
La compagnia dell’Elfo e Elio De Capitani proseguono il prezioso lavoro di diffusione della drammaturgia inglese contemporanea. Questa è la volta di Simon Stephens, quarantenne già applaudito nelle platee londinesi che contano, dal Royal Court al National Theatre: il suo Harper Regan è una narrazione in undici fulminanti quadri, il viaggio di una donna che torna alla sua casa d’origine (e a se stessa). La regia è quella di De Capitani che – come già dimostrato in The History boys di Bennet – ama accompagnare con leggerezza e intensità i testi contemporanei.
#nuovedrammaturgie #prosa #internazionale
2. Ore d’amore di Rosario Lisma all’Elfo Puccini
Chi ha amato Peperoni Difficili (al Franco Parenti per due stagioni consecutive con tutto esaurito) non si perda la nuova prova di Rosario Lisma, che qui rinuncia al triplo ruolo di interprete, regista e drammaturgo per dedicarsi al solo copione. Ma lo stile è il medesimo, tra comicità mordente e surrealtà: un uomo e una donna, sposati e con figli, si concedono una notte per far venire al pettine tutti i nodi a lungo ignorati. Da non perdere, per chi odia San Valentino e pensa che le peggiori carneficine si consumino sul letto coniugale.
#nuovedrammaturgie #prosa #commedia
3. Dopodichè stasera mi butto al Teatro Ringhiera
Ricordate il gioco dell’oca? Immaginatelo grande come un palco teatrale, e con pedine umane.
Ma non basta: le pedine in questione sono quattro giovani precari, schiacchiati tra la formazione perenne e un mondo del lavoro che non ne vuole sapere di accoglierli. Ecco l’idea folle del gruppo “Generazione Disagio” che con questo spettacolo a metà tra l’happening e il gioco di ruolo ha conquistato diversi premi e la simpatia del pubblico di tutta Italia. Ma tra le risate, vi accorgerete che la fotografia generazionale che ne emerge non è affatto comica.
#nuovilinguaggi #sguardisulpresente #performance
A cura di Francesca Gambarini