L’emigrazione, oggi e domani
Scusate se non siamo morti in mare di Emanuele Aldrovandi affronta il tema dell’emigrazione, adattato ad un futuro non troppo lontano, dove l’aggravarsi della crisi in Europa l’ha reso un continente di emigranti. I personaggi sono quattro e non vengono indicati attraverso nomi propri, ma con le loro caratteristiche fisiche: l’Alto, la Bella e il Robusto sono i tre emigranti, mentre il Morbido è il proprietario di un container, il loro mezzo di espatrio. I tre profughi pagano il loro conducente e, senza sapere dove arriveranno, partono per il loro viaggio, nel quale affronteranno diverse problematiche. Le quattro parti del testo non danno sempre delle visioni chiare e concrete sullo svolgimento dei fatti, ma necessitano di una interpretazione. Lo scritto implica, inoltre, un’ulteriore attenzione da parte del lettore, in quanto utilizza metafore e analogie, è complesso ed incisivo; può generare una riflessione interna da parte dell’individuo e suscitare un interesse maggiore riguardo al tema affrontato e ai problemi che ne derivano. Le domande che possono sorgere a fine lettura sono tante, e sono proprio queste a rendere il libro più misterioso ed interessante agli occhi del lettore. Lo scritto, inoltre, rende possibile mettere a confronto l’emigrazione odierna con una possibile futura emigrazione europea, che rende protagonisti quei soggetti in cerca di una vita più prospera che ancora non è stata raggiunta.
Ludovica Zampieri