Secondo Dueditre

La sincerità viene spesso vista come elemento accessorio, esteriore, in realtà solo lavorando sul corpo si riesce a farla propria. È un elemento che riguarda direttamente la verità che si cerca in scena: la sincerità del corpo è essa stessa carne.  Con essa ogni gestualità diventa molto più fine e studiata: un movimento quotidiano si fa più profondo, rimandando a un pensiero preciso, un’intenzione, costruendo così una rete tra ciò che sei e i tuoi movimenti. Attraverso questa sincerità del corpo ci è data la possibilità di rendere il reale un mondo più grande, più vero. È una qualità che si acquisisce solo attraverso l’ascolto del proprio corpo e che non prevede limitazioni auto inflitte per paura o timore: bisogna ritornare all’origine, abbattere le strutture mentali che ci modificano e ci complicano, si deve cercare un ritorno al genuino, alla semplicità. Il corpo non è un guscio vuoto, al contrario, dà forza, in esso è già racchiusa l’energia che permette il movimento. Fidati, ascoltalo e sii sincero: solo allora riuscirai a sentire la pienezza del tuo corpo.

A cura di Alice Moretti


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