Riparte la #Turné della redazione di STRATAGEMMI prospettive teatrali!
Abbiamo scaldato i motori e siamo pronti per spostarci di teatro in teatro, cercando, scovando, osservando la scena contemporanea. Con questa rubrica tracciamo un possibile itinerario per spettatori e spettatrici. Potrete trovarci in sala, nel foyer a fine spettacolo o anche sui profili social: Stratagemmi va in #Turné per costruire una comunità che guarda, racconta e condivide.

Ecco cosa vedremo e dove ci troverete! Cercateci in platea!

lunedì 2 maggio >>> domenica 7 maggio 2023

WHAT?
Festival Lecite Visioni
WHEN?
da mercoledì 3 a domenica 7 maggio
WHERE?
Teatro Filodrammatici, Milano
WHY?
Si apre il 3 maggio la decima edizione del Festival Lecite Visioni, con la nuova direzione artistica di Michele Di Giacomo. Cinque giorni di spettacoli, performance, incontri, laboratori, dibattiti per raccontare storie ed esplorare il mondo lgbtqia+. Sul palco del Teatro Filodrammatici di Milano, tanta nuova drammaturgia italiana, tra cui il debutto assoluto di Acanto di Nicola Russo (3 maggio) e le prime milanesi di duemillimetri, ispirato al delitto di Giarre e firmato da Dario Muratore e Massimo Vinti (4 maggio) e di Catterina di Andrea Macaluso (6 maggio). Ma ci sarò spazio anche per la danza, con Cloud di Giovanfrancesco Giannini (5 maggio), per le performance urbane itineranti con il Lecite Visioni Queer Tour delle Nina’s Drag Queen (5-6 maggio), per la lettura scenica del testo vincitore del premio Carlo Annoni 2022 – Vomito di Dio di Francesco Magali (7 maggio) – e infine per l’approdo in Italia dell’artista sudafricano Rudi van der Merwe, che chiude il festival con Lovers, Dogs and Rainbows (7 maggio). Una varietà di linguaggi, un’ampia gamma di sfumature per affrescare un universo variopinto e multiforme; giorni di incandescente fermento per accendere un faro ancora necessario su diritti, rivendicazioni, teorie, amore, persecuzioni, generazioni, identità.

Andrea Malosio
(che sarà in sala da mercoledì 3 a domenica 7 maggio)

foto: ufficio stampa


WHO?
Peeping Tom
WHAT?
Diptych. The Missing Door and The Lost Room 
WHEN?
venerdì 5 e sabato 6 maggio
WHERE?
Triennale, Milano
WHY?
Come nella casa di un estraneo, nascosti in un armadio. E, tra le sue fessure, guardare stregati le figure sinistre al di fuori: è l’istante in cui il lynchiano Blue Velvet converte il suo protagonista in un voyeurista, è  la postura che il pubblico assume di fronte a Peeping Tom. Per la compagnia belga, il teatro è un universo instabile, dove situazioni macabre e claustrofobiche rimangono tra l’ambiguo e il surreale, tali da concedere ai possibili ordini di senso una natura affine a quella di chi sta guardando – appunto, segreta. Si evoca così un immaginario inquieto, capace di sollevare interrogativi sulle morbosità dell’essere spettatore. Diptych è l’occasione per conoscere una tra le voci più apprezzate del teatrodanza contemporaneo, che ha saputo coniugare noir e subconscio per ridefinire l’idea di tempo, memoria e racconto.

Leonardo Ravioli
(che sarà in sala venerdì 5 maggio)

foto: Virginia Rota


WHAT?
Polis Teatro Festival
WHEN?
da martedì 2 a domenica 7 maggio
WHERE?
Teatro Rasi e città di Ravenna
WHY?
Giunto alla sua sesta edizione, il festival curato e diretto da ErosAntEros – Davide Sacco e Agata Tomšič – si propone anche quest’anno di mettere al centro della propria indagine i conflitti globali, le relazioni tra individui e Storia, le migrazioni, dedicando un focus alla scena balcanica. L’inaugurazione è affidata alla performance itinerante e ibrida Muoio come un paese, che Gemma Hansson Carbone ha ideato a partire da un testo del greco Dimitris Dimitriadis; seguiranno, tra le molte proposte, le creazioni di due protagonisti dell’arte teatrale dell’Europa sud-orientale, Oliver Frljić e Jeton Neziraj; l’epilogo straordinario avrà invece luogo il 10 e l’11 giugno, in collaborazione con Ravenna Festival. Ancora una volta, la città che più di altre porta i segni – di commovente bellezza – dell’incontro tra culture e mondi, si propone come spazio d’elezione per edificare ponti verso un’altrove vicino, e per creare quell’agorà di dialogo di cui, oggi più che mai, c’è un disperato bisogno. 

Alessandro Iachino
(che sarà in sala mercoledì 3 maggio)

foto: ufficio stampa


WHO?
lacasadargilla
WHAT?
Città sola. Un’anteprima
WHEN?
da giovedì 4 a domenica 7 maggio
WHERE?
Angelo Mai, Roma
WHY?
Ha lasciato tracce nella scrittura collettiva alla base del Ministero della solitudine; si è cristallizzato in una performance urbana, e adesso trova forma in un dispositivo teatrale e installativo: Città sola, l’indimenticabile libro di Olivia Laing, metamorfico oggetto a metà strada tra il memoir e il saggio, torna al centro dell’indagine della compagnia lacasadargilla. E con esso, prendono nuova vita David Wojnarowicz e Andy Warhol, Henry Darger e Nan Goldin, la New York dello splendore e della miseria, quel corpo collettivo così colmo di dolore e di luce – la città – che abitiamo, che detestiamo, dal quale non riusciamo ad allontanarci. Sul palco, Lisa Ferlazzo Natoli affida alla propria voce il compito di attraversare strade, piazze ed esistenze, restituendoci quel malinconico sentimento, prettamente urbano, che è «il tremore della solitudine, la sua inquieta mistura di separazione ed esposizione».

Alessandro Iachino
(che sarà in sala domenica 7 maggio)

foto: ufficio stampa


foto di copertina: Diptych. The Missing Door and The Lost Room, foto Virginia Rota

Rubrica a cura di Ivan Colombo, Francesca Rigato e Alice Strazzi