Riparte la #Turné della redazione di STRATAGEMMI prospettive teatrali!
Abbiamo scaldato i motori e siamo pronti per spostarci di teatro in teatro, cercando, scovando, osservando la scena contemporanea. Con questa rubrica tracciamo un possibile itinerario per spettatori e spettatrici. Potrete trovarci in sala, nel foyer a fine spettacolo o anche sui profili social: Stratagemmi va in #Turné per costruire una comunità che guarda, racconta e condivide.
Ecco cosa vedremo e dove ci troverete! Cercateci in platea!
lunedì 15 aprile >>> domenica 21 aprile 2024
WHO?
Giacomo Bisordi
WHAT?
Giunsero i terrestri su Marte
WHEN?
da martedì 9 a domenica 21 aprile
WHERE?
Teatro India, Roma
WHY?
Se la Terra sparisse e l’umanità fosse costretta ad andare a vivere su Marte, potendo scegliere solo tre oggetti, cosa porteresti con te? Tutti, prima o poi, hanno pensato o fatto questo gioco e, chi con estrema decisione chi con crisi mistiche, alla fine siamo tutti partiti per Marte con tre cose nello zaino. Il pianeta è sinonimo di utopie e speranze; è luogo da conquistare: qualcosa che esiste ma in cui nessuno è stato. Giunsero i terrestri su Marte, di Giacomo Bisordi – regista e già dramaturg di diversi progetti di Milo Rau – deve non poco a questo immenso immaginario marziano esplorato già dai maestri delle narrazioni fantascientifiche, da Ray Bradbury a Ursula K. Le Guin e Philip K. Dick. La drammaturgia firmata a quattro mani da Bisordi con Pierfrancesco Franzoni racconta di una missione interplanetaria di cui si perdono le tracce, tanto da considerare morti i tre protagonisti (Giulia Heathfield Di Renzi, Gaia Rinaldi, Francesco Russo): a ritroso si tenta allora di ricostruire i fatti, gli avvenimenti e le motivazioni di questo viaggio nello spazio.
Francesca Rigato
(che sarà in sala giovedì 18 aprile)
WHO?
Compagnia Puntoteatrostudio
WHAT?
La perfezione della polvere
WHEN?
mercoledì 17 aprile
WHERE?
Teatro Fontana, Milano
WHY?
«Non guardarmi così perché ho 15 anni» cantano, non senza un’ombra di nostalgia, quei poeti dell’adolescenza che sono i Tre Allegri Ragazzi Morti, marcando, con poche semplici parole, la distanza incolmabile tra ciò che è stato e ciò che forse sarà, tra l’infanzia e la vita adulta.
L’adolescenza – e chi potrebbe dire il contrario? – è intrecciata con molti fili alla solitudine. Ma cosa accade quando a questo “groviglio emozionale anagrafico” si aggiunge una condizione di isolamento geografico e pandemico? Come la periferia con i suoi spazi, sempre più spesso, negli ultimi anni, riscoperti e frequentati dagli adulti, accoglie o respinge i suoi più giovani abitanti?
Attorno a questi interrogativi si muove il nuovo lavoro della compagnia Puntoteatrostudio, per la regia di Isabella Perego, che costruisce uno spettacolo in quadri, a partire da una raccolta di racconti, ancora inedita, del giovane autore Andrea Munforte. Nella riscrittura per la scena, i racconti si trasformano nei frames di una generazione, come fossero le pagine di un diario in cui convivono amicizie, poesie, paure, storie di trasformazioni sofferte e violente: «Ogni adolescenza coincide con la guerra», diceva qualcuno.
Camilla Lietti
(che sarà in sala mercoledì 17 aprile)
WHO?
Iacopo Gardelli / Matteo Gatta
WHAT?
Gramsci Gay
WHEN?
da martedì 16 a domenica 21 aprile
WHERE?
Teatro Elfo Puccini, Milano
WHY?
Debutta al Teatro Elfo Puccini di Milano il pungente monologo di Iacopo Gardelli, che racconta rabbia e disperazione di una generazione apparentemente senza sogni, senza ideali e senza speranze. In scena Mauro Lamantia diretto da Matteo Gatta, per una nuova e promettente giovane produzione di artisti di talento.
Due date tracciano fili invisibili sui significati di impegno e disillusione, fiducia e indifferenza. Nella notte del 10 novembre 2019, su un muro del carcere di Turi, vicino Bari, il famoso murales dedicato ad Antonio Gramsci, che in quella prigione passò cinque anni dei dieci della sua detenzione e lì scrisse buona parte dei Quaderni dal carcere, viene imbrattato con la scritta “gay” sulla fronte. Risale invece a cento anni prima, cioè alla primavera del 1920, il grande fallimento dello sciopero delle lancette: duecentomila lavoratori sono pronti a instaurare la rivoluzione comunista in Italia mentre il giovane Gramsci, non ancora trentenne, si confronta con gli operai torinesi per convincerli a proseguire l’agitazione.
Mentre la vulgata racconta che oggi i giovani sono lontani e disinteressati alla politica, qui invece ci si domanda come poter rinnovare gli strumenti di confronto collettivo per non essere “una generazione di morti che camminano”, per non essere quegli “indifferenti” contro cui Gramsci si scagliò veemente.
Andrea Malosio
(che sarà in sala giovedì 18 aprile)
in copertina: Compagnia Puntoteatrostudio, La perfezione della polvere, foto Michela Piccinini