Dal balletto allo studio dell’architettura, dalla Grecia contemporanea alla Milano di epoca napoleonica: il nuovo numero di Stratagemmi offre al lettore attraversamenti disciplinari e diverse prospettive metodologiche.
La danza – che incrocia per sua natura campi di indagine differenti, dall’analisi della partitura coreutica, drammaturgica, fino allo studio dello spazio – è al centro dei primi due saggi pubblicati. Il primo contributo è dedicato al Sogno di una notte di mezza estate di George Balanchine, andato in scena per la prima volta nel gennaio 1962 presso il New York City Ballet e ripreso dal Teatro alla Scala nel maggio 2003 (e da quel momento ogni anno fino al 2008).
Tra danza e architettura si colloca invece il secondo studio, che mette in luce come il movimento possa diventare codice di lettura dello spazio (Tschumi) o elemento progettuale per la composizione di nuovi edifici (Diller Scofidio + Renfro, Herzog & De Meuron); talvolta sono invece i coreografi a tradurre il movimento in schemi, segni, progetti (Laban), dando così vita a collaborazioni crossover (Frederic Flamand, Zona K a Milano).
Pubblichiamo poi un approndimento sulla fortunata Odyssey di Robert Wilson, coprodotta dal Piccolo Teatro e presentata nella scorsa stagione a Milano: l’attrice Lydia Koniordou – in una lunga intervista in esclusiva – spazia dalla dolente contemporaneità greca ed europea a riflessioni sul teatro e sulla sua straordinaria carriera di interprete.
Avrete poi l’occasione di scoprire il teatro a Milano in epoca napoleonica, dal punto di vista privilegiato della sala popolare Santa Radegonda, oggi trasformata nel noto multisala Odeon: attori, registi, autori, impresari, critici e recensori nel vivace capoluogo lombrardo ai primi dell’Ottocento. Uno sguardo sulla critica critica teatrale e sull’offerta culturale di allora, che testimonia di una forte connessione tra teatro e tessuto sociale: una realtà che, per contrasto, non può che farci pensare al nostro presente.