Che tipo di cavaliere è quello di Battleground?
Un cavaliere sconfitto a priori. Una ricerca senza scopo e senza fine; una ricerca fisica.
Stefano,21 anni, danzatore
Louise Lecavalier ha vinto la sua battaglia?
Sono stata catturata da lei per tutto lo spettacolo, quindi se ci fosse stato uno scontro con l’altro perfomer direi di sì! Eppure non ho percepito il secondo interprete come un avversario, piuttosto come una parte della protagonista. Se lotta c’è stata era quindi contro se stessa.
Francesca, 49 anni, impiegata
Cosa ti ha comunicato la scelta di uno spazio così geometrico?
Sia la scenografia vuota sia le luci definivano uno spazio molto astratto. Non c’era un’ambientazione reale e neanche una profondità: era uno spettacolo bidimensionale, e così anche i personaggi erano costruiti come ‘macchiette’.
Mariachiara, 52 anni, medico
Come ha influito l’ingresso del secondo danzatore?
Ho notato una differenza notevole tra la parte in cui lei, sola, faceva dei gesti che evidentemente implicavano la presenza di un ‘altro’ che in quel momento non c’era, e invece la parte in cui ‘altro’ è arrivato. Insieme al secondo danzatore gli stessi gesti hanno assunto un valore completamente diverso!
Cinzia, 27 anni, psicologa
Che rapporto hai visto tra i due?
Lei era molto meccanica e poco umana, come se fosse preoccupata sempre di qualcosa, costantemente resa ansiosa dalla vita, dall’idea di dover fare. Lui invece era molto più umano: era evidente che fosse di appoggio, come l’amico che aiuta e ti fa tornare sempre alla realtà.
Flavia, 44 anni, libera professionista
Cosa ti hanno evocato le musiche dello spettacolo?
Creavano un’atmosfera di straniamento e di disumanizzazione, che a parer mio è molto contemporanea. Tutte le musiche usate avevano un ritmo molto simile, sempre sincopato, che rendeva evidente il fatto che i danzatori non si riposassero mai… e così anche noi pubblico!
Pietro, 32 anni, programmatore
Che immaginario ti hanno suggerito la scenografia e le luci?
Lo spazio era come un ring da combattimento. Gli angoli, il quadrato… queste forme geometriche forti davano l’idea di qualcosa che si oppone, di contrasto. Una scelta che mi ha colpito molto, perché quando si pensa alla danza, si pensa a un cerchio a qualcosa di più armonico!
Giovanni, 20 anni, studente
Una scena che ti ha colpita?
Quando nel finale lui è salito sopra di lei e lei l’ha sollevato con grandissima forza ma allo stesso tempo con molta naturalezza. Mi è sembrato incredibile per una donna della sua età o per una donna in generale. Ha creato una bella dinamica: ha ribaltato i rapporti convenzionali tra uomo e donna.
Barbara,57 anni, attrice
A cura di Miriam Gaudio e Lidia Melegoni
Battleground
coreografia Louise Lecavalier
interpreti Louise Lecavalier, Robert Abubo
Visto a MilanOltre il 7 ottobre 2017
Questo contenuto è parte dell’osservatorio critico MilanOltreView