10-16 giugno 2019_Milano
1. Da vicino nessuno è normale a Olinda
“La pazzia è solo un’altra forma di normalità che può generare poesia”, scriveva la poetessa Alda Merini, che dal 1964 al 1972 fu internata nell’Ospedale psichiatrico Paolo Pini. Oggi quello stesso luogo, grazie all’intervento del collettivo Olinda, è diventato uno spazio dedicato al teatro, alla cultura e alla socialità. Per oltre un mese sarà anche palcoscenico del festival Da vicino nessuno è normale, giunto alla ventitreesima edizione. Per cominciare, martedì 11 giugno andrà in scena non non non non non abbastanza ossigeno, spettacolo per la regia di Giorgina Pi, ambientato nel 2010 ma scritto nel 1971. La rappresentazione si ispira infatti all’opera, nata come radiodramma, di Caryl Churchill, le cui allarmanti predizioni sembrano avviarsi a diventare realtà. Sabato 15 giugno sarà il turno dei letterati, che potranno partecipare alla nuova edizione del Rave Foster Wallace: da mezzogiorno a mezzanotte gli spazi del Paolo Pini saranno invasi da un racconto continuo, vivo, e partecipato dedicato a Infinite Jest, il capolavoro di Foster Wallace. Il labirinto narrativo è stato ideato da Stefano Bartezzaghi e dal duo Fanny & Alexander e coinvolgerà studiosi, attori, traduttori e artisti. Ma non solo: venerdì 21 e sabato 22 giugno andrà in scena in Alla luce, di Marius von Mayenburg, performance ideata, scritta e recitata dagli studenti della Civica Scuola di Teatro Paolo Grassi.
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2. Milano incontra la Grecia al Piccolo Teatro
Giugno a Milano significa (di solito) caldo torrido e voglia di andare in vacanza, possibilmente al mare. E anche se la maggior parte dei cittadini non può ancora assecondare questo desiderio, il Piccolo Teatro, per il decimo anno consecutivo, porta un po’ di Grecia in città attraverso la rassegna Milano incontra la Grecia, offrendo non una seduta di tintarella ma un originale invito ad avvicinarsi a una cultura teatrale ricca e appassionante. Durante l’arco di tre giorni, gli spazi del Piccolo ospiteranno spettacoli di produzione ellenica: si inizia lunedì 10 giugno con Clean City di Anestis Azas, e Prodromos Tsinikoris, che tocca l’urgente tema dell’immigrazione e del razzismo da un punto di vista tutto femminile. Mercoledì 12 toccherà invece a BSTRD, di Katerina Andreou, che ispirandosi alla pratica di contaminazione della cultura musicale house riflette sull’idea di purezza e impurità, sul senso dell’esistenza senza essere parte di qualcosa. In case of loss, spettacolo del duo Kóka & Panú, chiude il festival proponendo una performance in cui danza e musica si alimentano a vicenda, raccontando una storia che parla di perdite e di ritorni.
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3. Sempre domenica di Collettivo Controcanto al Teatro Elfo Puccini
L’accoppiata “giovani e lavoro” è quotidianamente al centro di servizi del telegiornale, programmi di campagna elettorale, notizie su internet. Controllare l’andamento del tasso di disoccupazione sembra aver preso il posto di altri rituali ordinari come controllare il meteo sul giornale o verificare i numeri della schedina giocata qualche giorno prima. Sempre domenica mette in scena con tono provocatorio, fresco e ironico, il mondo del lavoro e i giovani che vi si affacciano, perché, in fondo, chi meglio dei giovani è capace di raccontarsi? Collettivo Controcanto sceglie così di rappresentare la vera chimera degli under 30: non tanto la disoccupazione, ma la rassegnazione. Arrendersi all’inevitabile, accettare l’ordinario ad ogni costo, prendere ciò che viene, sembra essere l’unica possibilità per non fare la fame. Ma è davvero questa l’unica alternativa?
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Angela Bonadimani