«Un artista dovrebbe sviluppare un punto di vista erotico sul mondo. Un artista dovrebbe essere erotico». Così scriveva Marina Abramovic nel suo Manifesto della vita di un artista. Missione riuscita per Beatrice Baruffini, Emanuela Dall’aglio e Alain Moreau con il loro E.T. Erotic Theatre, spettacolo di punta di Insolito Festival, a cura di Flavia Armenzoni. In questa produzione del festival parmense, da sempre legato al teatro di figura, tre compagnie hanno accettato la sfida lanciata dall’associazione Micro Macro: costruire, utilizzando i registri del teatro di figura, un corto teatrale sul tema dell’eros. Da questa scommessa nasce un ironico e originale teatro erotico, composto da tre corti preparati in modo indipendente da Beatrice Baruffini e Agnese Scotti con Post Hot It, Emanuela Dall’aglio e Irene Grossi con Luminosi e infine Alain Moreau del TOF Théâtre, già apprezzato in altre occasioni a Parma insieme alla sua marionetta Jean, con Ete 69.
A giudicare dall’esito dell’opera, il teatro di figura contemporaneo sembra godere davvero di ottima salute. Dalla sapienza di TOF nell’uso delle marionette portate a figura umana, alla sorprendente animazione di oggetti della quotidianità, solitamente estranei al mondo del teatro, Erotic Theatre incanta gli spettatori. Come da tradizione del teatro di figura, gli oggetti in scena non significano più solo quello che sono, ma divengono porte per varcare la soglia dell’apparenza e stimolare la fantasia.
Ad aprire le danze è Post Hot It, con Beatrice Baruffini alla regia e Agnese Scotti in scena. Trovandosi preda dell’assalto di impertinenti post-it travolti dall’impeto erotico, decisi a sedurre lei e il pubblico, la performer si lancia in un’ironica dimostrazione della sua personale enciclopedia dell’erotismo, e delle possibilità dell’erotico.
In Luminosi, invece, Dall’aglio e Grossi sviluppano la loro idea attraverso la tecnica del teatro su nero. Il buio si impadronisce quindi della scena, mentre la storia mostra la lotta infantile e grottesca tra i due vertici maschili di un triangolo amoroso. I personaggi non sono attori in carne ed ossa, ma preservativi luminosi che rendono la narrazione ricca di doppi sensi. Emblematico è il culmine dell’epica lotta, un duello di spade laser degno del miglior Star Wars.

Alain Moreau, Ete 69 (Estate 69), foto TOF Théâtre

È invece la marionetta a essere protagonista in Ete 69 (Estate 69). Tra apparecchiature tecnologiche e un plastico raffigurante un paesaggio campagnolo, gli spettatori osservano Moreau manovrare Jean. Il rapporto tra animatore e marionetta è di grande complicità e spesso i due si scambiano sguardi d’intesa. Ma non basta: anche la marionetta Jean anima a sua volta marionette più piccole poste all’interno del plastico. Le utilizza per mettere in scena un vecchio ricordo amoroso, e si mette dunque alla prova come regista. Le prime impressioni si rivelano ingannevoli: quando si presenta al pubblico, Jean sembra un anziano scorbutico, spesso stizzito e impaziente di fronte ai diversi problemi tecnici con i dispositivi in scena. Ma la drammaturgia disvela ben presto l’emozionante umanità dell’anziano Jean: la fantasia sessuale rappresentata si rivela il ricordo della moglie non più in vita, raccontato da un uomo sì prossimo alla morte, ma con alle spalle una vita piena e felice. I tre corti, nati in modo indipendente l’uno dall’altro, dipingono nel loro complesso un ideale viaggio nell’erotismo attraverso le diverse fasi della vita umana, dallo spirito giocoso dell’età adolescenziale, al ricordo dolceamaro dell’amore passato di un anziano che affronta perdita e ricordo. Un viaggio a tratti surreale, che porta però alla luce i tabù della società per abbatterli con ironia e dolcezza, usando i clichés senza scadere nel banale.

Davide Mayr


in copertina: foto ufficio stampa

E.T. EROTIC THEATRE
Tre corti d’autore di teatro di figura
a cura di Flavia Armenzoni

LUMINOSI
Breve spettacolo di teatro di figura per soli adulti
di Emanuela Dall’aglio
con Emanuela Dall’Aglio e Irene Grossi
voci Sebastiano Sicurezza e Stefano Pirovano
tappeto sonoro Stefano Pirovano

POST HOT IT
di Beatrice Baruffini
con Agnese Scotti

ETE 69 (ESTATE 69)
di e con Alain Moreau (TOF Théâtre, Belgio)

Questo contenuto fa parte di Cartoline da Insolito Festival 2023