Quali sono le tue aspettative prima dello spettacolo?
Sono molto curiosa di vedere come abbiano ‘tradotto’ Romeo e Giulietta in uno spettacolo di danza, e se davvero riusciranno a farne un racconto che non badi alla trama, ma solo al corpo e ai gesti.

Dorotea, studentessa

Una scena che ti ha particolarmente colpita?
Ho apprezzato la scena della festa, in cui, paradossalmente, si coglie bene l’isolamento dei due personaggi. È stato un momento di raccoglimento. Anche se c’era molto divertimento, era come ‘stonato’. Non sentivo la folla, il chiasso, le altre presenze. Sentivo la loro complicità, che già nascondeva un contrasto più profondo.

Carolina, studentessa

Lo spettacolo è riuscito a coinvolgerti?
Tutta la novità di questa versione e il coinvolgimento emotivo sono emersi nella seconda parte dello spettacolo, con i giochi di abbracci, le finte cadute. Mi ha emozionata: percepivo l’amore di Romeo e Giulietta nelle giravolte della coppia.
La prima parte invece era più fredda: un momento di approccio e di aggancio, dove il rapporto è ancora acerbo. Basti pensare alla scena della bicicletta, che ho interpretato come una specie di gioco di bambini.

Lucia, impiegata in un centro estetico

Cosa ti è piaciuto di più dello spettacolo?
Ho trovato eccezionale la performance della danzatrice: Giulietta mi ha trasmesso delicatezza, dolcezza, passione.
Il momento in cui la sua interpretazione più mi ha colpita è stato quando è cominciata la musica di Prokofiev e i due erano avvinghiati, si muovevano prendendosi, lasciandosi, rotolando a terra, cadendo, come se fossero una cosa sola.

Rosangela, pensionata 

Come la danza contemporanea si è potuta adattare a musiche e temi tradizionali?
Romeo e Giulietta è una storia d’amore. La puoi raccontare con il balletto, con la danza contemporanea o con qualsiasi forma di movimento. Pensare che non si possano adattare musiche passate a una danza moderna è solo un pregiudizio.

Adriano, danzatore

Cosa si è conservato dell’opera originaria di Romeo e Giulietta nello spettacolo?
Ho percepito questo spettacolo come moderno, senza nulla di tradizionale. La storia e il passato sono quasi scomparsi, al loro posto troviamo abiti sportivi e oggetti della nostra realtà di oggi. È vero che si usa la musica classica, ma è ballata in un modo che non ha niente di tradizionale. È tutto molto dinamico, mai scontato. Usare questa musica in abbinamento a una coreografia contemporanea rende più vicina la storia di Romeo e Giulietta, senza anacronismi evidenti.

Lorenzo, artista

Credi che questo spettacolo riesca a parlare a noi, al nostro presente?
La coreografia la fa sembrare una storia d’amore dei nostri giorni: Romeo e Giulietta non sono altro che due ragazzi che si sono incontrati a una festa e si sono innamorati. È comune, semplice e universale.

Adriano, danzatore

Quale pensi sia il legame dello spettacolo con l’oggi?
Il punto di contatto di questo spettacolo con la contemporaneità è forse la difficoltà a ‘mettere insieme le cose’, che è una caratteristica di questa generazione.

Alberto, professore universitario di storia del teatro e di storia della danza

Qual è stato il punto di forza dello spettacolo?
Ho molto apprezzato che il sentimento sia stato messo in scena senza elementi di disturbo. Ci sono solo i corpi: altro non serve!

Filippo, coreografo

A cura di Giulia Liti e Lidia Melegoni

Romeo e Giulietta 1.1 (la sfocatura dei corpi)
regia e coreografia Roberto Zappalà
produzione Scenario Pubblico/Compagnia Zappalà Danza
Visto a MilanOltre il 1 ottobre 2017

Questo contenuto è parte dell’osservatorio critico MilanOltreView