Sweet Home Europa: un’analisi insolita del mondo di oggi.
Trattandosi di un’opera di drammaturgia, prima di leggerla si potrebbe pensare di essere di fronte a un monotono copione teatrale poco coinvolgente e difficile da interpretare, nonostante i temi trattati siano molto vicini all’attualità che viviamo.
A mano a mano che si prosegue con la lettura, ci si può rendere conto della presenza di riferimenti impliciti ad avvenimenti reali, che permettono di inserire le scene in un contesto storico-geografico ben determinato. Ciò che colpisce di “Sweet Home Europa” è, infatti, l’apparente superficialità con cui si illustrano le grandi problematiche di questi ultimi anni: l’immigrazione e l’integrazione. I personaggi sono privati di personalità, di descrizione fisica e persino del nome e interagiscono freddamente sembrando indifferenti alle sofferenze altrui.
Un altro elemento originale del testo riguarda lo stile: le battute sono molto corte, generalmente di una riga. Solo quando si intende evidenziare la tematica della parola come strumento di potere gli spazi lasciati ai personaggi si trasformano in vere e proprie digressioni.
Complessivamente, Sweet Home Europa è un testo originale e innovativo, perché riesce a portare i lettori del copione e gli spettatori della rappresentazione a riflettere in modo alternativo su argomenti che altrimenti considererebbero con cinismo.
Sara Rescalli