Secondo Ilenia Romano

L’empatia, nella danza, ha una duplice direzione: quella che, come danzatrice, si riceve dal coreografo e quella che, come coreografa, si riceve dal danzatore con cui si lavora. Ma ancor più importante è l’empatia del pubblico, che deve entrare in contatto con ciò che vede, con ciò che è messo in scena. Con un brusco gioco di parole, si potrebbe dire che lo spettatore entra in empatia con l’empatia del performer e del coreografo. In questa triplice accezione, l’elemento strutturale della danza diviene l’empatia stessa. È l’empatia a trasformare la danza in arte: senza di essa la danza rimarrebbe della semplice ginnastica; allo stesso modo è l’empatia a trasformare la platea in pubblico, elevandolo, generando suggestioni, emozioni, fin nel profondo dell’animo.

A cura di Andrea Malosio

Questo contenuto è parte dell’osservatorio critico MilanOltreView