Secondo Mauro Astolfi / Spellbound Contemporary Ballet

È un’opera che mi è rimasta nel cuore per la bellezza e la poetica e che affronta il tema dei rapporti col sonno e col sogno. I danzatori aprono lo spettacolo uscendo da un fondale tutto tagliato, e già di per sé è un momento molto suggestivo, ma a colpirmi è stato soprattutto il lavoro di costruzione fatto sui passi a due, sul rapporto tra i danzatori e le proprie ombre. Un lavoro che non ho mai visto altrove!  Mi piacerebbe che quella atmosfera unica rimanesse e un tentativo concreto per salvarlo nella memoria storica pensiamo di farlo come compagnia: vorremmo infatti comprare i diritti di quel lavoro e riprodurlo sul palco ancora una volta.

A cura di Arianna Granello


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