18-24 marzo 2019_Milano
1. £¥€$ (Lies) di Ontroerend Goed a ZonaK
Nei giorni in cui l’economia globale è in subbuglio dopo il caos del mancato accordo su Brexit, lo spettacolo firmato dalla compagnia belga Ontroerend Goed sembra capitare proprio al momento giusto. Sterlina, yen, euro e dollaro sono le maggiori valute mondiali che, unite, formano il titolo di questo lavoro, così che l’argomento è chiaro fin da subito: soldi. Soldi ma anche bugie, inequivocabilmente legati nella rappresentazione come nella vita di tutti i giorni. Ai partecipanti di questa strana performance ludico-teatrale è chiesto di sedersi a dei tavoli da gioco semicircolari dove prende il via una sfida particolare: immedesimarsi in quel 1% della popolazione che rappresenta i più ricchi al mondo. Ma la provocazione va oltre, e pone allo spettatore un quesito fondamentale: come userai le risorse a tua disposizione? Sarai migliore o peggiore delle persone che sostituisci? Questa è la scommessa, starà al pubblico puntare e, come in un vero e proprio casinò, cercare di far saltare il banco.
#sguardisulpresente #teatropartecipato #money
2. Circeo – Il massacro di Filippo Renda al Teatro Litta
Tra il 29 e il 30 settembre 1975, Donatella Colasanti e Rosaria Lopez, furono attirate con l’inganno, sequestrate e torturate da tre giovani della borghesia romana, simpatizzanti dell’estrema destra: Angelo Izzo, Gianni Guido e Andrea Ghira. Solo una delle due riuscì a uscire viva da quell’incubo, ma solo perché i tre la diedero per morta. La straordinaria brutalità di questo triste episodio di cronaca riecheggiò sulla stampa di tutta Italia e lo impresse nella memoria degli italiani come “il massacro del Circeo”. Ed è proprio dalla violenza, come nodo dell’essere umano, che parte Filippo Renda per elaborare il suo nuovo lavoro solo liberamente ispirato a quei fatti: quella di genere, ma anche quella indistinta e gratuita, il sadismo e il desiderio di sopraffazione che serpeggiano quotidiani e non visti, forse deliberatamente ignorati finché non è troppo tardi. È possibile assuefarci alla violenza, guardarla germogliare con indifferenza nella realtà come nelle pagine dei quotidiani? Renda, complice un cast di ottimi attori – a cominciare da un irresistibile Michele Di Giacomo – sceglie di non riportare in scena il massacro né i suoi protagonisti, ma indaga i meccanismi che alimentano la violenza e che ne determinano il suo inevitabile ripetersi.
#provadattore #nuovadrammaturgia #cronaca
3. Nel paese dell’inverno di Silvia Costa a Triennale Teatro dell’Arte
La morte, il sangue, la colpa, il castigo, lo sguardo creatore degli dei: sono questi i mostri che prendono vita nei Dialoghi di Leucò di Cesare Pavese e che Silvia Costa, storica interprete dei lavori di Romeo Castellucci, ripropone nel suo personale adattamento sul palco della Triennale. Nel paese dell’inverno, i personaggi del mito diventano visioni, la sofferenza e la violenza del presente si trasfigurano in immagini penetranti. Nel dialogo tra corpi, suoni e oggetti che ne consegue, la parola poetica si fa carne e luce: la carne nuda delle ninfe che occupano lo spazio della scena e la luce feroce e scintillante del sangue di cui sono sporche le loro mani. Chi, tra il pubblico, è alla ricerca di incontri incredibili è nel posto giusto; e chissà che non si imbatta nell’affranto Orfeo mentre afferma che “è necessario che ciascuno scenda una volta nel suo inferno”. A noi, per ora, non serve: ci basta andare a vederlo a teatro!
#performing #Pavese #nuovisguardi
Angela Bonadimani, Michele Ponti, Gabriele Orlandi