C’è un momento che ti è più rimasto impresso?
Senza dubbio il secondo quadro, quando si deridono le abitudini degli italiani e le buste dello shopping vengono appese sulla danzatrice come se fosse un’icona sacra.

Qualcosa che invece ti ha lasciato perplesso?
La nudità iniziale, durata per parecchi minuti.

Visto il titolo, quale potrebbe essere stato lo scopo?
Svelare i condizionamenti della società, le sue psicosi.

Alessandro, 34 anni, designer

Quale momento ti ha colpito di più?
La costruzione iconografica della Madonna, che gradualmente si trasforma nella Statua della Libertà, e alla fine diventa un momento pubblicitario.

Cosa ti aspettavi di vedere?
Pensavo di vedere uno spettacolo di danza tout court, e invece la componente teatrale era molto forte: la libertà e la creatività prevalevano sulle regole precise della danza.

Credi che lo spettacolo voglia lanciare un messaggio?
Non mi esprimo a riguardo, perché credo che il teatro non debba dare né messaggi né giudizi, ma suscitare emozioni.

Emilio, 64 anni, pensionato

Quale elemento vi ha colpito maggiormente?
L’assenza di musica all’inizio. Essendo abituati al balletto classico è stato qualcosa di imprevedibile.

Una parola per descrivere lo spettacolo?
Provocazione.

“To this purpose only” è il titolo, lo scopo secondo voi quale può essere stato?
Una critica al consumismo e a quello che siamo oggi. O meglio, a quello che siamo diventati.

Cornelio e Elena Adriana, 75 anni, pensionati

Quale dettaglio ti è rimasto impresso?
Mi ha colpito il ragazzo che indossava le bretelle dell’Italia. Con l’imbuto in bocca e lo scolapasta in testa ha creato un assolo ‘pinocchiesco’, era una specie di soldato-burattino.

Un punto debole?
Il finale è stato affrettato, avevo bisogno di più tempo.

Per riprendere il titolo, quale potrebbe essere l’intento di “To this purpose only”?
Mi è parso che l’intento fosse quello di ‘smutandare’ un Paese e dirci che, forse, tutta l’armonia dei corpi nudi e delle statue scolpite dai grandi maestri si è persa completamente.

Giulia, 32 anni, drammaturga

A cura di Nadia Brigandì e Sara Monfrini

To this purpose only
ideazione e coreografia Nicola Mascia, Matan Zamir – Matanicola
interpreti Mattia Agatiello, Chiara Ameglio, Cesare Benedetti, Noemi Bresciani, Pieradolfo Ciulli, Maura Di Vietri
Visto a MilanOltre il 5 ottobre 2017

Questo contenuto è parte dell’osservatorio critico MilanOltreView