Secondo Roberto Zappalà

Come sottolinea Nietzsche e, in seguito, anche altri come ad esempio Freud, l’istinto è come una seconda ragione, a cui partecipa anche l’intuizione. La creazione della danza si basa proprio su questo: prima intuire e poi agire in modo istintivo. L’istinto e la ragione non sono rigidamente in antitesi tra di loro, ma è compito del coreografo metterli in correlazione, mantenendo un particolare occhio di riguardo verso il primo.

L’istinto è ciò che, in modo assolutamente spontaneo, emerge dalle riflessioni, dalle ricerche e, infine, dal corpo.

A cura di Roberta Demoro

Questo contenuto è parte dell’osservatorio critico MilanOltreView